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Mediterranea, al Maxxi il racconto del Grande Mare

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Mediterranea, al Maxxi il racconto del Grande Mare

Dai Fenici al satellite, una storia di popoli, culture e arte

ROMA, 16 maggio 2025, 20:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mappe antiche come la carta nautica di Francesco Oliva e quella di Giovanni Battista Cavallini, entrambe del XVII secolo, accanto alle inedite immagini satellitari "scattate" oggi. Il rostro di una nave romana della flotta che nel 241 a.C. sconfisse i cartaginesi e la testa di Ulisse, l'eroe errante per antonomasia, dal sepolcreto degli Statili di Roma e oggi al Museo Nazionale Romano. E poi ancora, la copia moderna delle tre lamine in oro (VI secolo a.C.), scoperte nel 1964 a Pyrgi sulla costa dell'Etruria, e il crogiolo di lingue, dialetti e voci delle genti, in un'installazione site specific. È il racconto di Mediterranea.
    Visioni di un mondo antico e complesso, la mostra realizzata da Fondazione Maxxi e Med-Or Italian Foundation, in collaborazione con Agenzia Spaziale Italiana, Telespazio, e-GEOS, Agenzia Spaziale Europea, che fino al 31 agosto racconta nello spazio Extra del Museo delle Arti del XXI secolo il Grande Mare, attraverso la memoria dei popoli, dei suoi miti e del suo presente.
    Promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero della Cultura e curata da Viviana Panaccia, l'esposizione era nata in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e dopo aver girato il mondo conclude il suo viaggio ora a Roma. "Il Mediterraneo, nella sua intrinseca pluralità - spiega la presidente della Fondazione Maxxi, Emanuela Bruni - si configura come spazio di riflessione e confronto, in cui l'arte può contribuire in modo concreto a generare nuove prospettive di dialogo".
    "La mostra - dice all'ANSA la curatrice Panaccia - racconta il Mar Mediterraneo in tutta la sua complessità. Parla di popoli, culture e arte, cercando di creare un dialogo tra scienza e arte, archeologia e natura. Il paesaggio è una parte importante di questo viaggio, ma soprattutto le emergenze che questo mare oggi si trova ad affrontare: emergenze di carattere ambientale, sociale, di flussi migratori".
   

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