I rapporti diplomatici Usa-Pakistan non saranno certo compromessi ma 'The Big Sick' (Il Grande Malato) con tocco gentile affronta due universi agli antipodi: gli States la patria dei liberi dove nelle relazioni d'amore c'è massima possibilità di scelta e il Paese del subcontinente indiano prigioniero di tradizioni patriarcali e rigide incomprensibili agli occhi degli occidentali e non solo.
Il film, storia vera in uscita in ottobre in Italia, reduce dal Sundance, diretto dall'americano Michael Showalter e in visione questa sera a Piazza Grande al '70 Locarno Festival', non perde mai l'ironia e il ritmo ma alla fine non fa sconti a nessuno.
Si incontrano i figli di due famiglie benestanti. Kumail (l'attore Kumail Nanjiani), di origine pachistane, frutto del melting-pot mancato di tanti migranti, è un comico di talento agli esordi che è schiacciato dai genitori in particolare dalla madre. Non può dire che non prega e forse è ateo, che non è vero che si sta preparando a fare l'esame per la Facoltà di Legge (gli avvocati poi sono considerati sotto i medici e gli ingegneri e mamma e papà lo avrebbero voluto col camice bianco), che fa il tassista di Uber per essere un po' indipendente, che ha rapporti con coetanee non connazionali i quali terminano sempre per il muro culturale che lui non riesce ad abbattere. Ma cosa peggiore: non accetta – regola sacra – che siano i genitori a scegliergli la moglie. Gliene hanno presentate a pacchi, tutte con esito fallimentare.
Emily (Zoe Kazan di tanto nonno paterno Elia) ha invece madre e padre progressisti anche se poi alla prova dei fatti i comportamenti saranno alterni. Un divorzio alle spalle, una esperienza di abuso di alcol per dimenticare l'ex marito, un rapporto franco fino all'eccesso con i genitori, una spensieratezza e un pizzico di follia contagiosi, un modo di approcciarsi sincero e passionale.
Quando i due si incontrano nasce subito la scintilla ma Kumail non ha il coraggio di dirlo ai suoi perché sarebbe ripudiato. Quando lei lo scopre l'amore si spezza ma poi una grave infezione che costringe i medici ad indurle un coma farmacologico costringono il giovane comico a mettersi in discussione. Tra l'altro prima viene irriso dal padre di Emily sull'11 settembre e trattato bruscamente dalla madre (Holly Hunter) ma poi diventa amico del primo e addirittura difeso dalla seconda che si scaglia contro un ragazzo che in uno spettacolo lo insulta perché pachistano.
Al risveglio di Emily arriva la resa dei conti per Kumail sia con la famiglia – non ne accetta l'espulsione – sia con la stessa donna del cuore.
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