A CLASSIC HORROR STORY di Roberto De
Feo e Paolo Strippoli è, proprio come indica il titolo, una
classica storia di genere declinata all'italiana e con tutti gli
ingredienti del caso, ma con un finale davvero originale che si
colloca esattamente tra i millennials e generazione z. Per il
resto tutto come deve essere: tanto sangue, una casa-chiesa
spaventosa con il nulla intorno, dove approda un gruppo di
sprovveduti ragazzi, ma in più un culto arcaico che si rifà alla
leggenda di Osso, Mastrosso e Carcagnosso. Una leggenda ancora
poco conosciuta nel nostro paese, che Roberto Saviano spesso
usa quando deve spiegare la mafia. Ma i registi smentiscono che
l'utilizzo della mafia sia stato suggerito da Netflix o abbia un
motivo strumentale:"Non bisogna vedere questo con sospetto
perché la mafia, proprio come gli spaghetti, sono il primo
cliché di come siamo visti all'estero e noi come abbiamo
utilizzato i cliché dell'horror volevamo utilizzare anche questi
stereotipi" spiega De Feo.
Così A CLASSIC HORROR STORY prodotto da Colorado Film e su
Netflix dal 14 luglio, che passa oggi in concorso al Taormina
Film Festival con protagonisti Matilda Lutz, Francesco Russo,
Peppino Mazzotta, Yulia Sobol, Will Merrick, Alida Baldari
Calabria e Cristina Donadio.
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