Una prova attoriale e di scrittura di grande livello: è Finale a sorpresa (Official Competition) che dopo gli applausi alla Mostra del cinema di Venezia arriva in sala con Lucky Red dal 21 aprile. Un cast fantastico - Penelope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martinez - per una commedia che racconta la principale malattia della modernità: il narcisismo.
Tutti ne sono affetti, tanto più attori e registi, quelli di scena appunto in questa commedia dai toni surreali in cui si ride molto.
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Finale a sorpresa - clip in esclusiva ANSA
Partiamo dall'inizio. Un milionario è in crisi dopo aver compiuto ottant'anni. Cosa fare per lasciare un segno di sé? Prima pensa di costruire un ponte da donare allo Stato poi, invece, cambia idea e pensa di produrre un film di successo.
Ingaggia così una singolare troupe capeggiata dalla presuntuosa regista Lola Cuevas (Cruz) dalle idee molto originali e spesso sadiche. Davanti alla cinepresa, con una sua ponderosa sceneggiatura, si misurano due star tanto talentuose quanto egocentriche e vanitose: l'attore hollywoodiano Felix Rivero (Banderas), belloccio e votato ai soldi, e l'attore teatrale più stagionato e impegnato Ivan Torres (l'argentino Martinez) che considera il primo una star da fiction. Che succede tra i tre? Scintille ovviamente, 'una competizione ufficiale' senza esclusione di colpi e tutta da ridere, una gara piena di vezzi, cattiverie, bugie, vanagloria e vanità senza limiti.
"Il mio personaggio di Lola Cuevas è intelligente e stupida allo stesso tempo - dice Penelope Cruz -, un personaggio profondamente solo che soffre moltissimo e una donna davvero insopportabile. In fondo - continua l'attrice - questo film resta un omaggio al nostro mestiere su cui abbiamo riso molto, ma senza nessuna mancanza di rispetto". "Abbiamo recitato in questa sorta di commedia in un periodo in cui la risata sembra essere qualcosa di sovversivo, clandestino - sottolinea invece Banderas -. Ridicolizzare i vari accessi che ti consentono di arrivare all'arte, al successo, mettere in scena l'invidia, la competizione che sì, fanno parte del nostro mestiere, ma si possono applicare anche ad altri settori". E continua l'attore: "Certo, se fosse stato un attore simile a me non l'avrei fatto.
Lui è un maschilista, ha obiettivi non nobili, ma resta comunque più trasparente rispetto a Ivan che è più sibillino, narciso, intellettuale". Oscar Martinez, vincitore della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla 73ª Mostra di Venezia per il suo ruolo ne Il cittadino illustre, diretto dagli stessi Duprat e Cohn, parla di questo film come di "un lavoro estremo e per certi versi anche difficile, specie per quanto riguarda la lunga sequenza in cui i due si confrontano insultandosi".
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