Kevin Spacey freme ed è pronto a tornare sul set. A pochi giorni dall'inizio del processo per molestie sessuali a Londra, il due volte premio Oscar si è detto certo che sarà scagionato e che "c'è gente pronta ad assumermi di nuovo" nel momento in cui il verdetto della causa di cui è al centro sarà in suo favore. La star di American Beauty, I Soliti Sospetti e L.A Confidential deve presentarsi all'Old Bailey il 28 giugno dopo essere stato incriminato un anno fa per quattro episodi di molestie sessuali che sarebbero avvenuti tra 2005 e 2013: "Nel secondo in cui sarò assolto, sono pronti a muoversi", ha aggiunto Kevin che, da quando è finito nella polvere, ha recitato in solo due produzioni: il film di Franco Nero The Man Who Drew God e ora il thriller Peter Five Eight con Rebecca De Mornay e Jet Jandreau che dovrebbe uscire negli Usa in agosto, data scelta dai distributori di SPI International (una divisione di Canal +/Studio Canal) per coincidere con la fine del processo britannico. Le prime accuse contro Spacey risalgono all'ottobre 2017, quando l'attenzione dei media era proiettata sullo scandalo delle molestie sessuali del produttore di Hollywood Harvey Weinstein. Denunciato dall'attore Anthony Rapp che sosteneva di esser stato aggredito quando era ancora un teenager, Kevin era stato licenziato in tronco dalla popolare serie di Netflix House of Cards e letteralmente cancellato dal film di Ridley Scott Tutti i Soldi del Mondo in cui, nei fotogrammi da lui già girati, era stato sostituito da Christopher Plummer. Finora però negli Usa Spacey si è visto dar ragione dai tribunali. Una giuria di New York ha preso le sue parti nella causa di Rapp e altre denunce a Los Angeles e Nantucket sono stati archiviate dopo che una delle presunte vittime è morto e l'altro ha deciso di non testimoniare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA