"Un progetto che quando uscirà su Rai1 farà molto discutere": è Il Clandestino, una delle novità più attese della prossima stagione, con la regia di Rolando Ravello e Edoardo Leo protagonista. Leo, che tra film e teatro ha da qualche tempo un calendario fittissimo, non è nuovo alle serie tv ma mancava da tanto tempo e soprattutto da protagonista. "Da tempo non trovavo un progetto interessante, poi è arrivata quaesta storia incredibile ed ho deciso di imbarcarmi in mesi e mesi di rirese e sono molto contento", dice all'ANSA l'attore che a Locarno ha appena presentato il nuovo film da regista e interprete, Otello, ispirato al dramma di Shakespeare e a Venezia è nel cast del film corale di Liliana Cavani L'ordine del tempo, fuori concorso il 30 agosto, ispirato all'omonimo libro del fisico Carlo Rovelli. Con la fiction Edoardo Leo ha un passato curioso che lui stesso racconta: "Giusto 20 anni fa sono stato cacciato via dal set di una serie famosissima di un produttore allora famosissimo dopo 3 settimane di riprese: mi hanno detto 'vai via non sei adatto' e sono stato sostituito con un altro, diventato peraltro dopo un mio amico - aggiunge senza voler rivelare il titolo - sono stato molto male, era una cosa che era stata annunciata alla stampa, ho avuto la sensazione totale di fallimento, pensavo di mollare tutto, era complicato per me pagare pure l'affitto ma quella frustrazione è stata il motore principale dopo aver passato giornate a casa a piangere, ho trasformato in positivo quello che stavo vivendo e ho cominciato a scrivere quello che sarebbe stato il mio primo film Diciotto anni dopo e da cui sono ripartito. E' la tigna - dice in una masterclass di attori a Marateale - l'unica cosa che spinge, il talento conta ma relativamente, va allenato e solo così si superano i tanti momenti bui". Anni dopo quel famoso produttore riavvicinò Leo proponendo un nuovo progetto sugellando la pace, "ma io ho detto no". Coproduzione Rai Fiction - Italian International Film, scritta da Renato Sannio, Ugo Ripamonti, Michele Pellegrini, la serie Il Clandestino è incentrata sulle vicende di Luca Travaglia (Edoardo Leo), ex ispettore capo dell'antiterrorismo che ha lasciato la polizia, in seguito a un violento attentato che è costato la vita alla sua donna. Trasferitosi a Milano, lavora come buttafuori nelle discoteche, cercando di anestetizzare il dolore con l'alcool. Il muro che ha alzato tra se stesso e la vita comincia a sgretolarsi quando incontra sulla sua strada Palitha (Hassani Shapi), un cingalese intraprendente e sopra le righe che lo convince a mettere in piedi un'improbabile agenzia investigativa. E così, in una Milano dai mille volti, dalle mille anime, Travaglia, forte del suo fiuto investigativo, ritroverà a poco a poco il suo posto nel mondo, mettendosi al servizio degli "ultimi" che la società non vuole vedere e dei "primi" che, a causa della loro posizione non possono rischiare di essere visti. Un uomo conosciuto da tutti a Milano come "Il Clandestino". Alice Arcuri, Fausto Maria Sciarappa sono nel cast delle 6 puntate di questa prima stagione attesa per i primi mesi del 2024.
Tanti progetti, non sarà un po' bulimico? "Ma io sto recuperando 20 anni in cui stavo mesi ad aspettare la famosa telefonata e poi è difficile ora dire di no se arrivano proposte belle e posso sceglierle. Comunque - risponde all'ANSA - per la prossima stagione mi dedico solo al teatro. Da novembre girerò tutta l'Italia con uno spettacolo 'Ti racconto una storia' che sarà ogni tappa diverso, prendendo da un librone di 500 pagine in cui ci sono ritagli di giornale, poesie, brani di letteratura da Benni a Calvino, dialogherò con il pubblico per cinque mesi filati", aggiunge. La recitazione, lo spettacolo "è una ossessione fortissima" che unisce "al rispetto etico per il pubblico": "resto un commediante, l'umorismo è una specie di mantra", dice l'attore romano, 51 anni con Gigi Proietti, Nino Manfredi, Ettore Scola "come fari che mi illuminano la strada".
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