Dopo il concorso a Cannes, il passaggio a vari festival tra cui Roma, arriva in sala da domani 23 novembre con 01 il film di Alice Rohrwacher La Chimera, il cui protagonista Josh O'Connor è candidato agli Efa europei. La regista accompagnerà l'opera in varie città italiane, un tour da Bolsena e Perugia a Napoli. "E' una sorpresa vedere come la storia di questo gruppo di scellerati tombaroli - dice all'ANSA - abbia una valenza universale, è riuscito a parlare per ora a persone tanto lontane dai luoghi in cui è ambientato e questo secondo me è anche un bel segno per i registi di domani: non bisogna andare troppo lontano, come scriveva Anna Maria Ortese, l'altrove lo puoi trovare anche sotto casa. E ci ricorda che il cinema è libertà". Il film, una produzione tempesta e Rai Cinema con O'Connor, Carol Duarte e la partecipazione di Isabella Rossellini e di Alba Rohrwacher, affonda nel contesto in cui è cresciuta, nelle storie dei tombaroli che ascoltava, storie di ritrovamenti e scavi notturni, di scheletri, di fughe e di aldilà. Il protagonista è l'archeologo inglese Arthur che cerca la sua chimera, senza mai riuscire ad afferrarla. Di ritorno in una piccola città sul mar Tirreno, mette il suo dono al servizio di una banda di ladri di corredi etruschi e di meraviglie archeologiche: sente il vuoto della terra nella quale si trovano le vestigia di un mondo passato. Lo stesso vuoto che ha lasciato in lui l'amore perduto, Beniamina. Comincia l'avventura tra vivi e morti, tra feste circensi felliniane e dolori. "I ritrovamenti a San Casciano - aggiunge - mi hanno emozionata, un segno del destino che mi dice che la bellezza è anche nascosta in un'epoca in cui tutto è ostentato". La Chimera diventa fino al 1 gennaio anche una esposizione al Pompidou di Parigi, "una discesa nel sotterraneo cui ho lavorato con la compagnia teatrale Muta Imago". Mentre prepara sei episodi tv (coproduzione internazionale prodotta da Wildside e tempesta) sulle fiabe italiane, Ci sarà una volta, ispirata alla raccolta di Italo Calvino, Alice Rohrwacher "è felicissima per il successo di Paola Cortellesi e di C'è ancora domani. E' una grandissima donna e il suo successo aiuta l'intero sistema del cinema italiano".
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