Democratico e libero da giochi di
potere: è questo il primo punto di forza del Premio Letterario
Città di Castello, giunto all'XI edizione e presentato oggi a
Roma. Agli autori che vorranno partecipare (il bando è online e
la scadenza è il 30 giugno) è garantito infatti il più completo
anonimato, sia nella fase di selezione che in quella di
valutazione dei testi, in modo tale che tutti i partecipanti
possano gareggiare ad armi pari, senza il rischio di
favoritismi. Promosso dall'Associazione culturale Tracciati
Virtuali e diretto da Antonio Vella, il concorso è dedicato alle
opere inedite nelle sezioni di Narrativa, Saggistica e Poesia, e
si concluderà con la premiazione in programma il 30 ottobre
nella cittadina umbra. In giuria Alessandro Quasimodo
(presidente), Anna Kanakis, Alessandro Cecchi Paone, Claudio
Pacifico, Alessandro Masi, Antonio Padellaro, Francesco
Petretti, Marinella Rocca Longo, e Giovanni Zavarella. Oltre
alle tre sezioni tradizionali a tema libero, il Premio prevede
anche 2 Sezioni Speciali: la prima, intitolata Mondi e Culture
sulle sponde del Mediterraneo, si propone di favorire la
reciproca conoscenza tra la cultura italiana e quella araba,
mentre la seconda, dal titolo 1970-2020: Verso il 50°
anniversario della Regione Umbria, vuole incentivare lo studio
sul patrimonio culturale e storico della regione.
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