Gli autori in una città d'autore,
ognuno creando il proprio mondo, in uno spazio del bello e non
dell'utile, in cui l'umanità "esce dal bisogno e si libera nella
creatività". Per tre giorni, dal 9 all'11 giugno, a Urbino si
ritroveranno talenti contemporanei, che, nelle strade e nelle
piazze, dialogheranno virtualmente con gli artisti e i poeti del
passato, Raffaello, Bramante, Barocci, Luciano Laurana, Pietro
Bembo, Baldassarre Castiglione. Scrittori, poeti, cantastorie,
attori, si ritroveranno attorno allo strumento che muove i
pensieri: il libro. "Nella città che più di ogni altra lo ha
curato e lo cura, con i suoi tipografi, i suoi legatori, e gli
illustratori" ha detto Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura.
Urbino e le Città del Libro è un festival letterario curato
da Alessio Torino e sostenuto dall'amministrazione comunale,
visto che a Urbino il libro è ovunque. Nelle stamperie d'arte
che rinnovano la grandezza antica del libro d'artista, nel Liceo
artistico 'Scuola del Libro', che ha formato i migliori grafici,
incisori, rilegatori, restauratori della carta, nell'Istituto
Superiore per le Industrie Artistiche (Isia), che richiama
studenti da tutto il mondo, e, ancora, all'Accademia Raffaello,
o presso la Fondazione Carlo e Marise Bo, nata dal lascito di
una collezione privata fra le più grandi d'Europa.
Fra gli ospiti di questa edizione Sandro Campani, Paolo
Cognetti, Fabio Geda, Antonella Lattanzi e Ratigher, con
un'incursione nel mondo del fumetto e dell'illustrazione.
Quest'anno il festival accoglie idealmente la città di Lisbona,
che verrà narrata dalle scrittrici Dulce Maria Cardoso e Simona
Baldelli, in collaborazione con la Direzione Generale per il
Libro del Portogallo. Nella sezione Il primo romanzo, uno spazio
è riservato alle scrittrici americane Alexandra Kleeman e Elisa
Albert e alla messicana Laia Jufresa.
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