Paolo Petroni
Un'edizione del Festivalfilosofia di
Modena, Carpi e Sassuolo, quest'anno dal 17 al 19 settembre, che
tutti dicono figlio del Covid, perché il tema Libertà, eterno e
sempre attuale, dopo le restrizioni per la pandemia e le
polemiche, è diventato scottante, aggiungendo un tassello, con
la sospensione di alcune libertà individuali per ragioni di
sicurezza e la conseguente accettazione di una scala di valori,
alla crisi del modello occidentale, il cosiddetto ''mondo
libero''.
Giunto alla ventunesima edizione, il format del festival
prevede come sempre lezioni, mostre, spettacoli, letture,
attività per ragazzi e cene filosofiche. Gli appuntamenti
saranno oltre 150 e tutti gratuiti, con piazze e cortili che
ospiteranno 45 lezioni magistrali in cui grandi personalità del
pensiero affronteranno le varie declinazioni del tema per
discutere i modelli della libertà individuale e partecipativa
nel quadro delle trasformazioni dei sistemi politici, sul
crinale appunto tra libertà e sicurezza, che comporta anche una
rivoluzione nella soggettività e nella vita privata.
Il tema, ovviamente, ricorda Daniele Francesconi, direttore
scientifico della manifestazione, fa parte da sempre della
storia della filosofia e sarà quindi declinato in mille modi
diversi rivolgendosi, per esempio, all'evoluzione delle
neuroscienze per domandare quali siano i margini della libertà
entro i processi biologici che costituiscono la mente, ricevendo
risposte sorprendenti e complesse, mentre la libertà sarà
indagata anche in rapporto al web, all'IA, l'intelligenza
artificiale, la robotica. ''Sono tutte espressioni del
capitalismo digitale con i processi decisionali automatizzati e
regolati da algoritmi che decidono illudendoci di essere noi a
scegliere, mentre siamo profondamente condizionati da meccanismi
che ci sfuggono e tolgono spazio alla responsabilità
individuale'', come sostiene Barbara Carnevali, esponente del
Comitato Scientifico del Festival con Marc Augé, Michelina
Borsari e Massimo Cacciari, per il quale ''dobbiamo solo cercare
di essere meno addomesticati possibile, resistendo alle
intenzioni e l'agire della politica, la società e la tecnica,
entrandovi sempre inevitabilmente in polemica e conflitto,
trovandoci in bilico tra la nostra esigenza di non venir
condizionati e la necessità di esserlo per poter convivere con
gli altri''.
Questo è un Festival, per Michelina Borsari che ha
partecipato alla sua nascita e crescita in un ruolo centrale,
''che vuol mettere a fuoco i temi che propone, in modo alto e
scientifico ma fruibile da un pubblico vasto dandogli strumenti
per alzare il proprio livello di consapevolezza e di analisi'' e
questo partendo anche dal fatto che la libertà è un problema
individuale, ma che bisogna saper far vivere nella relazione tra
soggetti, perché la forza dell'abitudine, il nostro esserci
plasmati nel tempo che regola nostre reazioni, pregiudizi e così
via, è avvenuto anche incorporando modelli esterni, dal sociale.
Tra i protagonisti che affronteranno tutti questi aspetti,
personaggi ormai noti al pubblico del Festival, si va da quelli
come Umberto Galimberti, Massimo Caccciari, Massimo Recalcati,
Michela Marzano che sono i più amati dal pubblico a tutti gli
altri che comunque riempiono le piazze, da Paolo Benanti a Enzo
Bianchi, da Maurizio Ferraris a Salvatore Natoli, da Chiara
Saraceno a Carlo Sini o Maurizio Ferraris, cui si aggiungono
come sempre nomi nuovi, da Luciano Floridi a Michael Ignatieff,
Marc Lazar, Catherine Malabou. Come sempre ci sarà anche la
sezione Lezione dei classici con studiosi che commenteranno i
testi che sono punti di riferimento per il tema della libertà.
Se le lezioni sono il cuore della manifestazione, le contorna
un vasto programma creativo con performance, musica e spettacoli
dal vivo come non mancheranno le attività per i bambini. Tante
anche le mostre, oltre trenta tra grandi e piccole, proposte in
occasione del festival, promosso dal Consorzio per il
Festivalfilosofia, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e
Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di
Modena.
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