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Arrigo Sacchi racconta le sue emozioni

Arrigo Sacchi racconta le sue emozioni

Il Mister si confessa, oltre il calcio e oltre le vittorie

ROMA, 09 settembre 2021, 13:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Francesco Bongarrà) SERGIO BARDUCCI, 'ARRIGO SACCHI - OLTRE IL SOGNO'. 192 PP. MINERVA EDIZIONI . PREZZO: EURO 18,00 Difficile, se non quasi impossibile, aggiungere qualcosa di nuovo su Arrigo Sacchi. In questi anni di lui, e su di lui, si è scritto e detto praticamente di tutto e il contrario di tutto.
    Sergio Barducci ne traccia un profilo nuovo, ci svela un volto di Sacchi fino ad ora rimasto sconosciuto ai più: la sua parte più intima. "Oltre il Sogno" racconta le emozioni, gli affetti, i legami, le paure e i sentimenti di colui che nel mondo è stato celebrato con le definizioni più esaltanti: l'inventore del calcio moderno, l'uomo che ha cambiato il calcio, il Maestro di intere generazioni di tecnici, uno dei tra migliori allenatori della storia del calcio. Giudizi che rappresentano una faccia della medaglia, il suo lato più in luce, quello più evidente; il lato pubblico.
    Esiste però, come sempre, una secondo facciata, non necessariamente il retro. È la parte più intima di un uomo, il suo profilo meno visibile, meno pubblico, meno celebrato. Sergio Barducci ha esplorato questo, il mondo privato di Arrigo Sacchi.
    Lo ha fatto attraverso lunghe e interessanti conversazioni con il Mister, nella sua casa di Fusignano, attorniato dalla sua splendida famiglia.
    Per una volta Arrigo non è stato chiamato a parlare di calcio, ad esprimere giudizi su un Club, un calciatore o una prestazione ma ha raccontato sé stesso, svelato aneddoti rimasti fino ad ora segreti.
    In un libro dai toni caldi e coinvolgenti c'è tutta la storia di un uomo - diventato allenatore per caso - profondamente legato alla sua terra, agli amici di sempre, ai valori e le tradizioni ricevuti in eredità da due genitori straordinari: Augusto, il padre aviatore, in servizio sui cacciabombardieri durante la seconda guerra mondiale, diventato in seguito importante imprenditore, e la madre Lucia, aperta e solare, sempre ottimista ma risoluta, concreta e profonda.
    C'è l'allegria di un'infanzia spensierata e giocosa, ma anche il dolore e la sofferenza per la perdita improvvisa del fratello Gilberto.
    C'è l'incertezza dei primi passi mossi sulla panchina del Fusignano e poi su quelle delle squadre di provincia.
    C'è l'emozione della guida delle compagini calcistiche più blasonate, dal leggendario Milan di Arrigo Sacchi, la squadra più forte di tutti i tempi, alla Nazionale Italiana, dall'Atletico Madrid al grande Real Madrid. C'è la tensione, la pressione, lo stress che lo hanno nel tempo consumato; c'è la caparbietà e la determinazione di chi nella vita ha messo sempre tutto sé stesso, di chi ha dato costantemente tutto quello che le sue possibilità gli consentivano.
    "Qualcuno - si legge in un passaggio del libro - mi ha chiesto se nella mia carriera avessi provato delusioni.
    Onestamente: io che giocavo nel cortile della casa dei miei amici, in un paesino di ottomila abitanti, che sono diventato allenatore per caso, che dai campi di provincia sono finito negli stadi più prestigiosi, che ho avuto l'onore di essere il CT della Nazionale, che ho collaborato con i più grandi club internazionali, che ho avuto l'onore di essere considerato fra i migliori allenatori nella storia del calcio, francamente: che delusioni posso avere avuto?".
   

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