"Come scrittore mi sento in diritto
di dire quello che penso, a differenza della diplomazia
israeliana che da una settimana sta cercando di dire qualcosa,
ma non lo fa in maniera chiara. Penso che basti una conoscenza
minima della storia del secolo scorso per riconoscere questo mix
letale di cattiveria e manie di grandezza che ha Vladimir Putin.
Penso sia un uomo pericoloso e che la questione potrebbe uscire
tranquillamente dai confini dell'Ucraina. Difronte a un
comportamento del genere bisogna essere solidi e resistere,
opporsi in maniera chiara, netta". Lo spiega all'ANSA Eshkol
Nevo, lo scrittore israeliano autore di 'Tre piani' da cui Nanni
Moretti ha tratto il film omonimo in gara al Festival di Cannes
2021, e di capolavori come Nostalgia, al suo arrivo a Roma con
il nuovo atteso romanzo 'Le vie dell'Eden', pubblicato da Neri
Pozza, che presenterà domenica 27 febbraio alla prima edizione
della Fiera 'Testo' a Firenze, con Luca Briasco e poi a Bologna
in due appuntamenti il 28 febbraio alla Biblioteca Universitaria
e l'1 marzo alla Biblioteca SalaBorsa con Paolo Di Paolo.
"Sono stato in Russia due anni fa e non mi è piaciuto per niente
trovarmi li. Senti nell'aria la dittatura, l'atmosfera di paura,
di sospetto fra le persone. Appena sono arrivato avevo voglia di
andarmene perché non mi piace stare in luoghi del genere. Tutto
il potere in un solo uomo, in un uomo di questo genere è una
cosa che non va bene" sottolinea Nevo.
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