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>>>ANSA/ Festivalfilosofia, giustizia tema attuale 22/a edizione

>>>ANSA/ Festivalfilosofia, giustizia tema attuale 22/a edizione

16-18 settembre, 53 lezioni magistrali da Cacciari a Saviano

ROMA, 13 luglio 2022, 14:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Paolo Petroni) Forse mai il tema del Festivalfilosofia di Modena Carpi e Sassuolo (16-18 settembre), che quest'anno è Giustizia, è stato così attuale e scottante.
    Più la situazione generale e internazionale diventa grave, più si acuiscono differenze e ingiustizie, più il tema e la domanda di giustizia si fa pressante. Si parla di giustizia in senso legislativo e giuridico, ma anche e soprattutto di giustizia umana e sociale, che gli interventi della politica, per la crisi che questa vive, non riesce a accontentare.
    "Un festival più che mai declinato al presente - sottolinea quindi lo stesso Massimo Cacciari del Comitato scientifico - in un momento in cui i principi diventano sempre più astrazioni, perché i principi base della democrazia non riescono a venir tradotti in diritto positivo, il che, in questo momento drammatico, apre lo spazio alla tragedia, mentre tutti gli equilibri, che non saranno più come prima dopo questa guerra, andrebbero ridefiniti, se non mancassero le sedi per farlo e realizzare quel diritto internazionale che oggi è un fantasma".
    Giunto alla 22/a edizione, questo del 2022 sarà un festival che torna ad essere libero e senza prenotazione, dopo due anni nel rispetto dei protocolli di sicurezza Covid, composto come sempre da lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, attività per ragazzi e cene filosofiche, per un totale di quasi 200 appuntamenti tutti gratuiti. Al centro, come perno delle riflessioni e interrogativi che il festival, al di là delle teorie, vuole sempre porre e affrontare dai più diversi punti di vista, come ricorda il direttore Daniele Francesconi, ci saranno in piazze e cortili 53 lezioni magistrali, tenute, tra i tanti, da grandi protagonisti della manifestazione, alcuni storici, ormai amati dal pubblico, da Massimo Cacciari a Barbara Carnevali (componenti del Comitato scientifico del festival), Donatella Di Cesare, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris, Umberto Galimberti, Michela Marzano, Stefano Massini, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Chiara Saraceno, Carlo Sini. Saranno 25 invece i nomi nuovi, nel segno di un rinnovamento, tra cui si segnalano Joanna Bourke, Anne Lafont, Brunilda Pali, Vittorio Emanuele Parsi, Walter Scheidel, Wolfgang Streeck, Jörg Tremmel, Lea Ypi.
    Accanto a questi interventi tornano anche le importanti Lezioni dei Classici con studiosi, da Philippe Audegean a Sebastiano Maffettone, su testi che hanno costituito nel tempo modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della giustizia.
    Per Michelina Borsari, ex direttrice del Festival e ora nel Comitato scientifico, oggi il solco in cui si svolge il dibattito nelle democrazie liberali è quello della "giustizia come equità", posto 50 anni fa da John Rawels, con i problemi di libertà, rispetto, garanzie, pari opportunità nelle differenze di censo, di razza, di genere. Temi non solo filosofici e politici, il discorso sulla giustizia interseca il suo rapporto con la legge e la pena, ivi incluse le questioni di riconoscimento. Nuovi soggetti emergono come destinatari e oggetti di giustizia, ponendo il tema del rapporto tra le generazioni, nel presente come nel futuro (basti ricordare la questione climatica), in società oggi profondamente fratturate e in cui la violenza diventa concreta.
    Diversi appuntamenti espositivi (oltre trenta le mostre proposte in occasione del festival) documenteranno situazioni di frontiera delle questioni di giustizia (dalle condizioni di diseguaglianza all'esperienza della reclusione) e alcune testimonianze eminenti faranno il punto su come attivare energie sociali per contrastarle. Tra i partecipanti: Roberto Saviano sul coraggio della verità; Gianrico Carofiglio su gentilezza e riparazione; Luigi Ciotti e Gad Lerner in un dialogo sulla lotta alle mafie. In scena poi anche Giovanna Marini e Umberto Orsini con uno spettacolo dalla ballata dal carcere di Reading di Oscar Wilde e Roberto Citran con uno sulle diseguaglianze nel continente africano.
    Poiché la ricerca di giustizia non è solo un esercizio teorico, ma anche una pratica, diverse iniziative performative e laboratoriali condurranno il pubblico a esperienze di immersione, partecipazione e immedesimazione.
    Il www.festivalfilosofia.it è promosso dall'apposito Consorzio di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di Modena, i cui rappresentanti erano presenti alla conferenza stampa.
   

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