(di Paolo PetronI)
'Parola' è il tema del Festival
Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo 2023 che si aprirà venerdì
15 settembre e chiuderà la sera di domenica 17, allineando in
tre giorni circa duecento appuntamenti, di cui 54 lezioni
magistrali, con grandi nomi, che vanno da Cacciari a Galimberti,
da Ferraris a Recalcati, dalla Marzano a Massini, per fare solo
i nomi più popolari e indicativi.
Parola, ovvero logos, che in greco significa anche pensiero,
del resto si pensa con le parole e più se ne conoscono e se ne
conosce il senso più il pensiero sarà chiaro. Quindi è
essenziale affrontare questo tema "in un momento in cui le
parole vengono maltrattate, specie usandole senza conoscerne il
significato - ha spiegato Massimo Cacciari, presidente del
Comitato scientifico del Festival -. Filologia non è un termine
erudito, ma significa amore per la parola, un amore che dovrebbe
spingere a custodire le parole e non a buttarle, non consumarle
vanamente, sapendo che prendere la parola ha un significato
politico e il rispetto della parola è alla base della
democrazia".
Saranno le lezioni magistrali ad affrontare da ogni punto di
vista questo argomento sostanziale per il dibattito filosofico
ma anche per la nostra vita quotidiana e nell'uso dei social,
cui si aggiungeranno una decina di appuntamenti nel segno della
conversazione e del dibattito. "Analizzando la situazione del
discorso nella sfera pubblica, emergeranno i punti critici della
comunicazione politica contemporanea - spiega Daniele
Francesconi, direttore del Festival -: nel campo delle relazioni
sociali si mostrerà quanto la parola debba essere costantemente
curata per evitare il degrado dei rapporti tra le persone, dai
linguaggi d'odio alle problematiche di genere. Attenzione verrà
data poi alla parola scientifica, dal punto di vista
evoluzionistico, quanto da quello delle sue codificazioni
tecnologiche e algoritmiche. Sulla scorta dei principali modelli
filosofici e delle loro genealogie, si traccerà anche il quadro
del rapporto tra scrittura e immagine".
Tutto questo avverrà con l'intervento di grandi nomi ormai
abituali di queste giornate, giunte alla 23/a edizione, e cui si
aggiungono ogni anno significativi nomi nuovi. Così accanto a
Enzo Bianchi, Barbara Carnevali, Donatella Di Cesare, Roberto
Esposito, Natalino Irti e Salvatore Natoli, per fare altri nomi,
c'è una serie di debuttanti, come Claudia Bianchi, Alex De
Voogt, Silvia Ferrara, Tim Ingold, Sverker Johansson, David Le
Breton, Franco Lo Piparo, Eva Meijer, Cecilia Robustelli, Gisèle
Sapiro, Maryanne Wolf.
Se le lezioni magistrali, cui si aggiungono le Lezioni sui
classici, sono il cuore della manifestazione, un vasto programma
creativo coinvolgerà performance, musica e spettacoli. Diversi
appuntamenti espositivi saranno dedicati alla questione del
rapporto tra parola e immagine e una serie di esperienze
laboratoriali e partecipative metterà in pratica e in scena
l'esercizio della presa di parola, coinvolgendo le questioni del
multilinguismo, della lingua madre, delle lingue generazionali,
delle pratiche affermative di soggettività. Tra i partecipanti:
Alessandro Bergonzoni con le sue sperimentazioni linguistiche e
concettuali; Gino Castaldo con un racconto di come le parole dei
cantautori abbiano plasmato l'immaginario degli italiani;
l'attore Ascanio Celestini con una narrazione sulla voce
collettiva; Mariangela Gualtieri con un rito della voce poetica;
l'attrice Monica Guerritore con una riflessione su estetica e
pratiche artistiche; Saverio Raimondo con una lezione-spettacolo
sull'incerto futuro della satira; Pablo Trincia con una
testimonianza sul podcast come dispositivo di racconto.
Oltre trenta le mostre e installazioni proposte in occasione
del festival. L'insieme del programma creativo coinvolge e
sintonizza tematicamente una rete di oltre 160 partner
culturali, cui si aggiungono i ristoranti che propongono i Menù
filosofici, ideati a suo tempo da Tullio Gregory, e il mercato
con le sue popolari Razion sufficienti.
Il festival è promosso dal Consorzio per il
festivalfilosofia, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e
Sassuolo, dalla Fondazione Collegio San Carlo di Modena, dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e dalla Fondazione di
Modena. ì
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