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'Non esistono cause perse', storie di avvocati di strada

'Non esistono cause perse', storie di avvocati di strada

Mumolo e Baldessarro, il 25 gennaio presentazione a Bentivoglio

BOLOGNA, 19 gennaio 2024, 14:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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ANTONIO MUMOLO, GIUSEPPE BALDESSARRO, NON ESISTONO CAUSE PERSE. GLI AVVOCATI E LA STRADA (EDIZIONI INTRA, PP. 150, PREZZO 15 EURO) Non esistono cause perse o meglio non esistono cause che non valgano la pena di essere affrontate. Si può riassumere così lo spirito che trasmette il libro di Antonio Mumolo, avvocato e politico, e di Giuseppe Baldessarro, giornalista di Repubblica, che attraverso ricordi, storie, aneddoti ripercorrono l'attività dell'associazione Avvocato di Strada, fondata a Bologna alla fine dell'anno 2000. Il volume (prefazione del cardinale Matteo Zuppi) sarà al centro di una serata, giovedì 25 gennaio al centro sociale 'Il Mulino' a Bentivoglio, piazza Pizzardi 19, alle 20.30.
    Il soggetto dei racconti sono i senza fissa dimora, gli emarginati della società che l'associazione, che negli anni si è diramata in diverse città italiane, ha tutelato. Grazie al lavoro di avvocati e consulenti volontari, persone capaci di dedicare il proprio tempo, la propria opera e le proprie competenze alla difesa dei diritti di chi di diritti è privato.
    L'idea di fondo è che nessuna persona può considerarsi una causa persa e anche quando l'esito di giustizia non arriva, perché si perde nei labirinti burocratici, comunque la sfida giuridica deve essere portata avanti. Su questo filone si collocano alcuni risultati epocali, come l'aver ottenuto il diritto alla residenza, per la prima volta nel 2001, anche per chi non ha formalmente casa. Poi ci sono stati, per esempio, i ricorsi vinti contro le ordinanze di alcuni enti locali, come quelle anti accattoni, o contro le multe ai clochard nel periodo del Covid, oppure la storia di una giovane transgender brasiliana intenzionata a lavorare per potersi permettere il cambio di sesso. Tanti incroci di vite, tra studenti, pensionati, professionisti, con persone arrivate in Italia per fuggire dalla guerra, oppure vite devastate dall'alcol o dalla tossicodipendenze, vicende complesse a cui i volontari dell'associazione presieduta da Mumolo hanno donato tempo e ascolto.
    E nel volume si rivive, con alcuni momenti chiave, la crescita dell'associazione: gli inviti al Quirinale, la lettera di Papa Francesco, il viaggio a Bruxelles per ricevere un riconoscimento europeo. Momenti luminosi di una storia nata per strada e che in strada ritorna ogni giorno.
   

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