"La poesia osserva il nostro
tempo, trovando versi che fendono le questioni di attualità e
sanno rapportare l'ispirazione e il lavoro poetico alle grandi
questioni che attraversano il presente". È questo il dna di una
rassegna, Martedìpoesia, che Fondazione Pordenonelegge.it
promuove per favorire, nel corso dell'anno, l'incontro fra chi
scrive poesia e chi la legge e ne fruisce, un cartellone di
incontri a cura dei poeti Roberto Cescon e Alessandro Canzian,
impegnati anche sul terreno della collana Gialla che la
Fondazione da un decennio ha concepito, nell'ultimo lustro al
fianco di Samuele Editore.
Martedìpoesia torna oggi "con un incontro - spiega Gian
Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge - sul tema
della lingua: perché quando parliamo il nostro respirare è
modulato per esprimere i suoni, che si articolano grazie a
schemi motori complessi, e spesso attivano anche mani, la nostra
schiena, viso e altri muscoli. Nel respiro di quei suoni scorre
un senso: con la lingua noi pensiamo e il pensiero è già suono
nella mente, perché non esiste differenza tra la parola che lì
si forma e quella pronunciata con l'emissione del fiato».
Appuntamento alle 18 a Palazzo Badini, sede di Fondazione
Pordenonelegge.it, nel cuore della città. Un incontro scandito
da tre momenti, protagonisti Rodolfo Zucco in dialogo con
Roberto Cescon intorno alla lingua, "suono del pensiero" ma
anche ritmo che si compone in una forma poetica, e inoltre Gian
Mario Villalta che tratterà del rapporto di Andrea Zanzotto con
la lingua, quindi i poeti Marco Carretta, Alessandra Raffin e
Marco Todoverto che leggeranno i loro versi.
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