Un'edizione del Festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, quest'anno dal 17 al 19 settembre, che tutti dicono figlio del Covid, perché il tema Libertà, eterno e sempre attuale, dopo le restrizioni per la pandemia e le polemiche, è diventato scottante, aggiungendo un tassello, con la sospensione di alcune libertà individuali per ragioni di sicurezza e la conseguente accettazione di una scala di valori, alla crisi del modello occidentale, il cosiddetto ''mondo libero''.
Giunto alla ventunesima edizione, il format del festival prevede come sempre lezioni, mostre, spettacoli, letture, attività per ragazzi e cene filosofiche. Gli appuntamenti saranno oltre 150 e tutti gratuiti, con piazze e cortili che ospiteranno 45 lezioni magistrali in cui grandi personalità del pensiero affronteranno le varie declinazioni del tema per discutere i modelli della libertà individuale e partecipativa nel quadro delle trasformazioni dei sistemi politici, sul crinale appunto tra libertà e sicurezza, che comporta anche una rivoluzione nella soggettività e nella vita privata.
Il tema, ovviamente, ricorda Daniele Francesconi, direttore scientifico della manifestazione, fa parte da sempre della storia della filosofia e sarà quindi declinato in mille modi diversi rivolgendosi, per esempio, all'evoluzione delle neuroscienze per domandare quali siano i margini della libertà entro i processi biologici che costituiscono la mente, ricevendo risposte sorprendenti e complesse, mentre la libertà sarà indagata anche in rapporto al web, all'IA, l'intelligenza artificiale, la robotica. ''Sono tutte espressioni del capitalismo digitale con i processi decisionali automatizzati e regolati da algoritmi che decidono illudendoci di essere noi a scegliere, mentre siamo profondamente condizionati da meccanismi che ci sfuggono e tolgono spazio alla responsabilità individuale'', come sostiene Barbara Carnevali, esponente del Comitato Scientifico del Festival con Marc Augé, Michelina Borsari e Massimo Cacciari, per il quale ''dobbiamo solo cercare di essere meno addomesticati possibile, resistendo alle intenzioni e l'agire della politica, la società e la tecnica, entrandovi sempre inevitabilmente in polemica e conflitto, trovandoci in bilico tra la nostra esigenza di non venir condizionati e la necessità di esserlo per poter convivere con gli altri''.
Questo è un Festival, per Michelina Borsari che ha partecipato alla sua nascita e crescita in un ruolo centrale, ''che vuol mettere a fuoco i temi che propone, in modo alto e scientifico ma fruibile da un pubblico vasto dandogli strumenti per alzare il proprio livello di consapevolezza e di analisi'' e questo partendo anche dal fatto che la libertà è un problema individuale, ma che bisogna saper far vivere nella relazione tra soggetti, perché la forza dell'abitudine, il nostro esserci plasmati nel tempo che regola nostre reazioni, pregiudizi e così via, è avvenuto anche incorporando modelli esterni, dal sociale.
Tra i protagonisti che affronteranno tutti questi aspetti, personaggi ormai noti al pubblico del Festival, si va da quelli come Umberto Galimberti, Massimo Caccciari, Massimo Recalcati, Michela Marzano che sono i più amati dal pubblico a tutti gli altri che comunque riempiono le piazze, da Paolo Benanti a Enzo Bianchi, da Maurizio Ferraris a Salvatore Natoli, da Chiara Saraceno a Carlo Sini o Maurizio Ferraris, cui si aggiungono come sempre nomi nuovi, da Luciano Floridi a Michael Ignatieff, Marc Lazar, Catherine Malabou. Come sempre ci sarà anche la sezione Lezione dei classici con studiosi che commenteranno i testi che sono punti di riferimento per il tema della libertà.
Se le lezioni sono il cuore della manifestazione, le contorna un vasto programma creativo con performance, musica e spettacoli dal vivo come non mancheranno le attività per i bambini. Tante anche le mostre, oltre trenta tra grandi e piccole, proposte in occasione del festival, promosso dal Consorzio per il Festivalfilosofia, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di Modena.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA