La giuria, presieduta da Simona
Vinci, ha scelto la terna dei finalisti della quinta edizione
del Premio nazionale opera prima "Severino Cesari", promosso
dalla Regione Umbria d'intesa con l'Associazione culturale
"Severino Cesari" nel ricordo del giornalista, editor e
curatore editoriale e coideatore della collana Einaudi "Stile
libero", morto nel 2017.
Nella terna finale sono (in ordine alfabetico): "Nonostante
tutte", di Filippo Maria Battaglia (Giulio Einaudi); "Divorzio
di velluto", di Jana Karšaiová (Feltrinelli); "I miei stupidi
intenti", di Bernardo Zannoni (Sellerio).
Al vincitore e agli altri due finalisti vanno premi in denaro
(4.000 euro al primo, 2.000 euro al secondo e 1.000 euro al
terzo). La premiazione si terrà sabato 8 ottobre a Perugia, come
anteprima della 28/a edizione di "UmbriaLibri", in programma dal
28 al 30 ottobre.
"Il prestigioso riconoscimento rappresenta un momento
fondamentale della manifestazione UmbriaLibri, che quest'anno,
nella sua anteprima all'edizione 2022, proporrà un assaggio
dell'evento vero e proprio, con la presenza di autori ed editori
nelle splendide location della Sala dei Notari e della Sala
delle Colonne di Palazzo Graziani a Perugia", ha affermato
l'assessore regionale alla Cultura, Paola Agabiti.
"Sarà un'edizione totalmente rinnovata - ha aggiunto - sia nelle
sue declinazioni territoriali, sia nella nuova veste editoriale,
arricchita di nuove iniziative con un maggiore respiro
nazionale".
La giuria del Premio era anche composta da Daria Bignardi,
Giancarlo De Cataldo, Giovanni Dozzini, Luca Gatti, Antonella
Lattanzi, Gabriella Mecucci, Francesca Montesperelli, Giacomo
Papi e Michele Rossi.
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