I libri che raccontano la cronaca
con una traccia tratta da "Ultimo viene il corvo" di Italo
Calvino: "Io poi, che la guerra sia finita non ci credo". "Una
letteratura che aiuta a comprendere l'attualità con in primo
piano i temi dei diritti civili, le migrazioni, le guerre, la
scuola". Con queste parole il direttore artistico Giacomo Mameli
ha presentato la 13/a edizione di "SetteSere SettePiazze
SetteLibri". Il festival letterario organizzato dalla Pro Loco
mette l'accento a Perdasdefogu, dal 24 al 30 luglio, sul valore
della lettura e dell'incontro tra autori, autrici, lettrici,
lettori e la comunità ospitante.
Sette sere di buona letteratura tra letture, presentazioni in
piazze e luoghi identitari del paese ogliastrino, oltre 1.700
abitanti, due record mondiali della longevità per la
concentrazione di centenari. In apertura e chiusura del festival
sarà ricordato il centenario della nascita di due grandi del
'900: il 24 il giornalista, scrittore e politico Giuseppe Fiori
(Silanus 1923-Roma 2003) con, tra gli altri, Goffredo Fofi e
Gianni Cuperlo, il 30 lo scrittore Italo Calvino (Cuba
1923-Siena 1985) con Ferruccio De Bortoli, Giovanna Zucconi,
Michele Serra e Matteo Porru.
Ogni sera si alternano scrittori, giornalisti, critici e
docenti universitari: Sergio Rizzo, Silvia Bottani, Sandro
Veronesi, Beatrice Mariani, Gherardo Colombo, Francesca
Bellino, Giovanni Floris, Amira Ghenim, Matteo Porru, Edoardo de
Angelis, Giovanni Caria, Antonio De Rossi, Sergio Pascolo, Luca
Bianchini. Spazio anche ai musicisti Luca Cadeddu Palmas,
Alessandra Cocco, Beppe Dettori, Chiara Effe, Vanni Masala,
Gavino Murgia, Tenore di Silanus Santu Larettu, Pierpaolo Vacca.
Lo spopolamento dei borghi e le idee per rivitalizzarli sarà
al centro, il 25 luglio, di una serata che vede protagonisti
sindaci e sindache, urbanisti, architetti e il presidente dei
vescovi sardi Antonello Mura. A far da cornice il Prefestival
itinerante in nove paesi, anteprima il 23 e postfestival il 31.
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