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Opera Roma, violenza contro le donne nel dittico Puccini Bartok

Opera Roma, violenza contro le donne nel dittico Puccini Bartok

Mariotti dirige Tabarro e Castello di Barbablu, regia di Erath

ROMA, 03 aprile 2023, 18:14

Redazione ANSA

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"Due storie di violenza di genere, due vicende che ci ricordano i troppi casi della cronaca odierna, in cui la donna è schiacciata dall'uomo e da una brutalità oggi più che mai inaccettabile". Michele Mariotti, direttore musicale dell' Opera di Roma, descrive così il dittico formato da Il tabarro di Giacomo Puccini e da Il castello del Duca Barbablù di Béla Bartók, che la Fondazione capitolina propone insieme dal 6 al 18 aprile in una nuova produzione firmata dal regista tedesco Johannes Erath, al primo impegno operistico in Italia e al debutto al Teatro Costanzi. Lo spettacolo fa parte di un progetto triennale in collaborazione con il Festival Puccini di Torre del Lago in occasione, nel 2024, del centenario della morte del compositore. Il suo Trittico verrà scomposto e ricomposto in tre dittici, proposti uno all'anno per tre stagioni consecutive, grazie all'accostamento di ogni titolo a un altro capolavoro del Novecento. ''Solo dopo aver composto Il tabarro - spiega Mariotti - Puccini decise di accompagnare il dramma in un atto con Suor Angelica e Gianni Schicchi. L'idea del Trittico quindi è nata strada facendo. La nostra idea è stata invece quella di scomporlo, accostando ciascun titolo a un altro atto unico novecentesco, che ne esalti le caratteristiche musicali e drammaturgiche più salienti. Un modo quindi per guardare il capolavoro tripartito di Puccini da un'angolazione diversa''. Il tabarro e Il castello del Duca Barbablù sono andate entrambe in scena per la prima volta nel 1918. Nella prossima stagione saranno proposti Gianni Schicchi e L'heure espagnole di Maurice Ravel, mentre nella stagione 2024/2025 Suor Angelica sarà accostata a Il prigioniero di Luigi Dallapiccola. Grandi artisti di caratura internazionale in entrambi i cast dei due atti unici. Per Il tabarro tornano all'Opera di Roma il baritono Luca Salsi (Michele), il soprano Maria Agresta (Giorgetta) e il tenore Gregory Kunde (Luigi). Per il capolavoro di Bartók salgono sul palcoscenico il mezzosoprano Szilvia Vörös e il basso Mikhail Petrenko, entrambi al debutto al Costanzi. Il coro della fondazione capitolina è istruito da Ciro Visco.
   

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