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Prima serata di Musicultura, medley Concato ammalia la platea

Prima serata di Musicultura, medley Concato ammalia la platea

Scatenato Flavio Insinna in conduzione con Carolina Di Domenico

MACERATA, 24 giugno 2023, 13:14

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' un Flavio Insinna scatenato quello che ieri sera ha condotto per la prima volta assieme a Carolina Di Domenico la prima delle due serate finali di Musicultura all'Arena Sferisterio di Macerata. Lui, attore consumato che ricorda sempre il suo maestro Gigi Proietti, lei veterana Rai e grande conoscitrice della musica leggera, hanno dato vita a una serie di siparietti interpretando, il primo, il ruolo di uno studente discolo, e la seconda della paziente maestra che lo riporta all'ordine. A partire dal doveroso omaggio di Insinna a Enrico Ruggeri, che l'ha preceduto fino all'anno scorso alla conduzione del Festival, che diventa un tormentone quando tra una battuta e l'altra Insinna paventa per tutta la serata il suo ritorno.
    "Grazie alla bravura di Carolina - ha annunciato - posso fare lo scemo. Grazie a nome del mio analista', e ancora rivolgendosi al pubblico per farlo partecipare: "fingete di essere vivi, parete il Museo delle Cere, tanto il prossimo anno torna Ruggeri, anzi è già al casello autostradale". Il pubblico apprezza e ride di cuore in questa lunga maratone musicale che inizia con l'esibizione degli otto finalisti, portatori di altrettante proposte tutte interessanti e diversificate. Ad elogiarli sul palco è Fabio Concato, tra i big della serata, che ha ammaliato gli spettatori con Non smetto di aspettarti, un medley dei suoi successi (Sexy tango, Fiore di maggio, Rosalina) e la sempre verde Domenica bestiale. "Ultimamente ci sono buoni testi - ha dichiarato - ma la musica è un po' in difficoltà, stasera però ho sentito voci straordinarie, questi giovani sono evoluti, veloci, intraprendenti. Non mollate".
    Sono Cristiana Verardo di Lecce, che con la sua vocalità potente ha interpretato Ho finito le canzoni, Zic di Firenze con Futuro stupendo, la romana Ilaria Argiolas con Vorrei guaritte io e i Santamarea di Palermo, che con il brano omonimo hanno vinto il premio Produttori Musicali Indipendenti per il miglior progetto discografico e quello di Unimarche per il miglior testo. E ancora cecilia di Pisa, con Lacrime di piombo da tenere con le mani, Lamante (Schio-Vicenza) con L'ultimo piano, Simone Mateuzzi di Milano con Ipersensibile e la ferrarese AMarti con Pietra.
   

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