Joseph Boulogne Chevalier de
Saint-George, figlio di una schiava africana e di un
colonialista francese a Guadalupe, nel '700 godette a Parigi di
fama, tanto che gli venne proposto di diventare direttore
dell'Opéra, anche se la proposta venne poi ritirata per
l'opposizione di alcuni musicisti che non volevano come guida un
uomo di colore.
Una vita affascinante la sua, con tanto di carriera militare
negli anni del Terrore, da riscoprire come le sue composizioni.
La sua Sonata per pianoforte e violino in Sol minore apre
l'album 'Black Classical Music' che uscirà il prossimo 21 agosto
per 19'40", la collana discografica di musica (anti)classica
fondata da Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro e Francesco
Fusaro.
"Il disco - ha spiegato Fusaro - nasce dalla necessità di
dare valore a questo tipo di repertorio e pungolare gli
operatori" a inserire nella programmazione di festival e
stagioni "gruppi esclusi solitamente dal canone ma di spessore
artistico non discutibile" che "hanno avuto meno spazio di altri
per la discriminazione".
La scelta dei compositori inseriti nell'album segue un filo
cronologico. Samuel Coleridge-Taylor, autore tardoromantico
amico di Edward Elgar, è seguito da Blind Thomas Wiggins, nato
schiavo nel 1849, portato come prodigio pianistico in tournée
fin dalla più tenera età tanto famoso che di lui scrisse anche
Mark Twain. E poi William Grant Still, primo compositore di
colore ad avere una sua opere prodotta dalla New York City
Opera, e Robert Nathaniel Dett, John Wesley Work III, il
controverso Julius Eastman e George Walker, deceduto nel 2018.
"Con il disco vogliamo pungolare gli operatori della musica
classica, stimolare chi fa la programmazione dei festival e
dischi ad andare a cercare altrove. E' - ha concluso - anche una
opportunità per aprire a un pubblico nuovo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA