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Tutto Gaber, il Signor G. 20 anni dopo

Tutto Gaber, il Signor G. 20 anni dopo

Alla Festa di Roma docu di Milani sulla storia del genio libero

ROMA, 16 ottobre 2023, 18:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Venti anni senza Gaber, venti anni con lui, Giorgio Gaber è uno di quegli artisti che hanno lasciato un segno profondo nella storia culturale del nostro paese. E il documentario, scritto e diretto da Riccardo Milani, non solo è riprova ma lo fa conoscere anche a chi non appartiene alla sua generazione e non ha vissuto quegli anni. Il docufilm, domenica 22 ottobre in proiezione speciale alla Festa del Cinema di Roma (18-29 ottobre), promosso dalla Fondazione Gaber, prodotto da Atomic in coproduzione con Rai Documentari e Luce Cinecittà, sarà in sala con Lucky Red il 6, 7 e 8 novembre.
    Io, noi e Gaber arriva a breve distanza da Enzo Jannacci. Vengo anch'io di Giorgio Verdelli, presentato alla Mostra del cinema di Venezia a settembre e in sala con Medusa: entrambi con il merito di ricordarci quei geni liberi degli anni '60 e '70, fortemente radicati a Milano. Girato tra Milano e Viareggio, nei luoghi della vita di Giorgio Gaber, Io, noi e Gaber vuole essere un ritratto non polveroso ma al contrario vivo e incisivo. Milani racconta il signor G. in tutte le fasi della sua carriera artistica: dai primissimi esordi nei locali di Milano al rock con Adriano Celentano, dal sodalizio artistico e surreale con l'amico Jannacci agli iconici duetti con Mina e alle canzoni con Maria Monti. Dagli anni della popolarità televisiva al teatro, con l'invenzione, insieme a Sandro Luporini, del Teatro Canzone, piena espressione del suo impegno politico e culturale. Sullo sfondo, luogo in cui tutto converge, il Teatro Lirico di Milano.
    Nel ritratto, che si fa anche intimo quando lascia la parola alla figlia Dalia e alla moglie Ombretta Colli, Riccardo Milani raccoglie tante voci di colleghi e artisti che lo hanno vissuto e amato. Ci sono tra gli altri Claudio Bisio, Jovanotti, Ricky Gianco, Gino e Michele, Gianni Morandi.
    "Giorgio Gaber è stato una persona importante della mia vita.
    Da piccolo mi ha divertito con l'allegria di Goganga, Il Riccardo o La Torpedo blu, e dal liceo in poi mi ha fatto alzare la testa e avere uno sguardo sul mondo segnando il mio percorso di formazione. Raccontarlo per me è stato soprattutto un modo per ringraziarlo", dichiara il regista Riccardo Milani.
   

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