'Era una musicista eccezionale,
originalissima. Ha portato una ventata di aria nuova sia nel
mondo asfittico dell' hard bop sia in quello che era il
cosiddetto free jazz in cui spesso c' era una anarchia
distruttiva''. Enrico Rava, il jazzista italiano più conosciuto
all' estero, ricorda così Carla Bley con cui in passato ha
collaborato. ''La notizia della sua morte è una botta molto
dura - ha detto all' ANSA -. Non sapevo che fosse molto malata.
Eravamo amici, mi dispiace veramente molto''. La pianista,
aggiunge, ha portato nel jazz una idea originale di composizione
ma anche il fatto di essere donna. ''Oggi ce ne sono tante ma
allora no. Aveva avuto molti problemi all' inizio… era una
pianista molto brava e molto bella in un mondo di maschietti
molto machos. Negli anni Quaranta e Cinquanta l' ambiente del
jazz purtroppo era così. Mi raccontava appunto che fu molto dura
per lei imporsi ma era una persona decisa, intelligente e molto
sicura di quello che voleva fare''. Rava ricorda di averla
conosciuta nel suo primo anno a New York, nel 1967. ''E' stata
una prima delle persone che ho incontrato. Ho fatto un sacco di
concerti con la Jazz Composer Orchestra che era in fondo una
sua invenzione. Quando scriveva le musiche per l' album A
Genuine Tong Funeral di Gary Burton uscito nel 1968 eravamo
vicini di casa e la sua bambina Karen che all' epoca aveva tre
anni non la lasciava lavorare. Allora andavo a prenderla e la
portavo al Central Park. Ho fatto un po' il baby sitter per
Carla Bley. Avevo con lei un rapporto di amicizia che andava
oltre la sfera di lavoro''. Il trombettista italiano ricorda di
aver vissuto due mesi con Gato Barbieri nell' appartamento in
Lexington Avenue che lei aveva lasciato. Nel 1971 Rava ha
collaborato a Escalator over The hill, ''una delle cose più
importanti'' di Carla Bley. Nel tempo si sono incontrati in
tanti concerti e nei festival. ''Non ci sentivamo da qualche
anno. Proprio pochi giorni fa, per pura combinazione, ho
riascoltato la Liberation Orchestra di Charlie Haden per la
quale lei ha fatto quasi tutti gli arrangiamenti. Era da
tantissimo tempo che non sentivo le sue cose''.
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