Assieme a quelle di Salvatore
Accardo (ben tre integrali diverse), di Itzhak Perlman, di
Ruggero Ricci e, in tempi più recenti, di Francesca Dego e Alina
Ibragimova, l'incisione discografica dei celeberrimi e
temutissimi 24 Capricci Op. 1 per violino solo di Niccolò
Paganini realizzata nel 2021 dal parmigiano Luca Fanfoni è una
delle più apprezzate dal pubblico e dalla critica.
Ventiquattro brani, ognuno con un problema tecnico diverso,
ognuno un capolavoro musicale che richiede sangue freddo,
virtuosismo e molta resistenza fisica, soprattutto se eseguiti
dal vivo (cosa sempre più rara), per non soccombere sotto il
fiume in piena di note scritte dal più grande virtuoso del
violino di tutti i tempi. Banco di prova per i giovani
violinisti che partecipano al Concorso Paganini di Genova, dove
sono parte del programma. È carica dunque di molteplici
significati l'esecuzione che il 13 marzo alle 20.30 Luca
Fanfoni, ex violino di spalla al Teatro Comunale di Bologna,
terrà alla Sala Biagi di Bologna (in via Santo Stefano 119) per
la stagione di "Conoscere la Musica". Alla soglia dei
sessant'anni Fanfoni si rimette in gioco eseguendoli
integralmente dal vivo, con una sorpresa finale: al termine del
24esimo Capriccio, l'artista offrirà come bis il 25esimo
Capriccio in sol maggiore, che Paganini compose a Vienna
nell'agosto 1828, recentemente scoperto e incluso nel cd da poco
inciso.
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