Musica, canzoni e parole in
linguaggio sonoro completamente indipendente, attingendo ai
testi letterari di grandi nomi del Novecento come Samuel
Beckett, Ernst Meister, Giuseppe Ungaretti, Harold Pinter,
Philippe Soupault, Paul Auster ed Edward Gorey. Il trombettista
e compositore austriaco Michael Mantler arriva a Roma il 25
gennaio per la stagione dell' Istituzione Universitaria dei
Concerti. Il musicista, 81 anni, sarà in scena alle 17:30 nell'
Aula Magna della Sapienza con il suo The New Songs Ensemble.
Nel gruppo, le voci soliste di Annie Barbazza e di John Greaves,
il chitarrista danese Bjarne Roupé, il pianista austriaco David
Helbock e il clarinettista basso Gareth Davis.La formazione sarà
arricchita dal Koehne Quartet di Vienna. Il concerto ''Michael
Mantler: Songs'', organizzato con l'Accademia Musicale Chigiana,
ripercorre quasi 40 anni di carriera del trombettista. Per
celebrare l'uscita del nuovo CD Sempre Notte (Dark Companion
Records) nel concerto romano saranno proposte anche nuove
versioni di altre canzoni mai eseguite, con testi di Samuel
Beckett e Philippe Soupault, Paul Auster ed Edward Gorey.
''Avevo incontrato John Greaves nel lontano 1976 - spiega - e
siamo sempre rimasti in contatto nel corso degli anni. Per
questo nuovo progetto, mi ha presentato Annie Barbazza, una
cantante di enorme talento e una scelta particolarmente
azzeccata, dato che il programma include un certo numero di
canzoni con testi in italiano di Giuseppe Ungaretti''.
Mantler ha raccontato di aver scoperto il jazz grazie a un
disco di Charlie Parker ricevuto dalla sorella e di essersi
concentrato sulle radici di questo genere musicale, swing, con
un background nella musica classica europea. dopo gli studi di
tromba a Vienna, si è perfezionato alla Berklee School of Music
di Boston dal 1962 e si è poi trasferito a New York dove ha
incontrato grandi delle della scena di quegli anni, da Archie
Shepp, Carla e Paul Bley, Jimmy Giuffre, Cecil Taylor, Steve
Lacy, Sun Ra. Mantler ha fatto parte della "Liberation Music
Orchestra" di Charlie Haden ma dal 1973 ha iniziato a esplorare
sempre di più il rapporto tra tra linguaggio e musica. È tornato
in Europa nel 1991 e da allora ha vissuto e lavorato a
Copenaghen e nel sud della Francia. Copenaghen e nel sud della
Francia.
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