Il Requiem di Verdi per commemorare
gli 80 anni del bombardamento di Dresda, uno dei più uno
pesanti della Seconda Guerra Mondiale che il 13 e 14 febbraio
1945 rase al suolo gran parte della città. La Staatskapelle
della capitale della Sassonia, una delle più antiche e
prestigiose orchestre al mondo, fondata nel 1548, e il suo
Direttore principale Daniele Gatti, ricordano quell' evento
tragico con un concerto che vede simbolicamente in locandina il
capolavoro del compositore italiano il 12 e 13 febbraio alle 19
alla Semperoper. Il teatro, che fu anch'esso bombardato, per
l'occasione ospiterà una mostra commemorativa della sua
distruzione e della successiva ricostruzione, ultimata
quarant'anni fa, nel 1985. Nel cast sono impegnati il soprano
Eleonora Buratto, il mezzosoprano Szilvia Voros, il tenore
Francesco Meli e il basso Michele Pertusi, insieme allo
Sächsischer Staatsopernchor Dresden. ''Il 13 febbraio 2005 fui
invitato dalla Sächsische Staatskapelle di Dresda per questa
stessa ricorrenza - ricorda Gatti -. Proposi il Requiem di Verdi
e dopo venti anni, come direttore principale della compagine, mi
è sembrato doppiamente significativo ripresentare lo stesso
brano''. Il bombardamento di Dresda fu terrificante: 1.500
tonnellate di bombe esplosive e 1.200 di bombe incendiarie
furono scaricate da più di 800 aerei inglesi, cui si unirono
successivamente i B-17 americani, con l' intento di distruggere
completamente la città. Gran parte del centro storico fu raso al
suolo in un enorme fuoco che riscaldò l'aria di centinaia di
gradi. Lo scrittore statunitense Kurt Vonnegut ricordò la
tragedia nel suo celebre romanzo Mattatoio n. 5.
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