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Mogol, a Giorgia consiglierei un corso nella mia scuola

Mogol, a Giorgia consiglierei un corso nella mia scuola

"Bella voce, ma canta come 30 anni fa. Meloni? La stimo"

ROMA, 19 febbraio 2025, 15:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Io direttore artistico del festival di Sanremo? No, no, non me lo hanno chiesto. Io faccio l'autore e non voglio dirigere nessuno. Non mi interessa, a me interessa scrivere cazoni belle, testi che parlano della vita". Lo afferma Mogol a Un Giorno da Pecora, su Radio1. Sollecitato dalle domande di Giorgio Lauro e Marisa Laurito, Mogol ha spiegato di avere "tanto da fare" e di non aver visto il festival di Sanremo. "Ho visto la partita della Juve. Però ho sentito una canzone molto bella, quella di Cristicchi. Toccante. So chi ha vinto, uno molto giovane, ma non ho invece avuto occasione di sentire il brano". Alla proposta di Lauro di ascoltarla, l'autore si è tirato indietro: "Non mi piace giudicare le canzoni degli altri. Io sono autore, non critico. Non voglio esprimermi, non mi piace dire una cosa e far del male a qualcuno. Non è il mio mestiere". Però subito dopo si lancia su Giorgia, arrivata sesta con disappunto di molti: "Gli offrirei un corso da noi, nella nostra scuola: ha una voce meravigliosa, ma canta come si faceva 30 anni fa. La voce deve essere credibile per quello che dice. La credibilità riesce ad emozionare". E da una Giorgia all'altra, si passa a Meloni: "Dobbiamo essere veramente orgogliosi: ha conquistato la simpatia di tutti, a livello internazionale. La stimo".
    Nelle sue parole, emerge una certa critica nei confronti del festival: "È fondamentale che le canzoni siano di livello. Non vanno scelte perché succede un fatto curioso. Negli anni passati gli ascolti sono cresciuti per il bacio tra due uomini o i fiori distrutti sul palco: finirà che a qualche cantante mentre si esibisce cadono le mutande a terra. Se gli ascolti aumentano perché uno si gira e fa la pipì sul palcoscenico non mi frega niente".
   

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