Dalla "Czarda" di Vittorio Monti
alla "Danza Ungherese n. 5" di Johannes Brahms all'aria Habanera
della Carmen di Georges Bizet: la musica rom, fonte di
ispirazione di capolavori classici, sarà protagonista di un
concerto il 4 aprile prossimo al Teatro San Carlo di Napoli, in
vista della 'Giornata Internazionale dei Rom e Sinti' che si
celebra dall'8 aprile 1971. Nel Salone degli Specchi del teatro
più antico del mondo si esibiranno due noti solisti di etnia
rom, Santino e Gennaro Spinelli, padre e figlio, virtuosi l'uno
della fisarmonica, l'altro del violino, in una performance che
unisce musica etnica e sinfonica.
Ad accompagnarli ci saranno musicisti del San Carlo e
dell'Orchestra Sinfonica 'G. Rossini' di Pesaro, guidati
rispettivamente dai violinisti Salvatore Lombardo e Marco
Bartolini, in un viaggio che spazia dal repertorio classico
rivisitato in chiave etnica a composizioni originali di Santino
Spinelli, che innalza la tradizione romanì distillandone
l'essenza più autentica, lontana dai tratti folklorici
regionalisti.
L'evento è finanziato dall'Unar, Ufficio nazionale
Antidiscriminazione razziale, nell'ambito della seconda
"Settimana per la promozione della cultura romanì e per la lotta
all'antiziganismo" (3-13 aprile) ed è realizzato con il supporto
dell'Unione delle Comunità Romanès in Italia (Ucri) e
dell'Associazione Thèm Romano.
"La musica parla a tutti ed è il linguaggio più immediato per
l'integrazione e lo scambio culturale, un ponte che unisce
popoli e culture" afferma Gennaro Spinelli, ambasciatore
dell'International Romanì Union per l'arte e la cultura romanì
nel mondo. "Questo concerto è per me non solo una celebrazione
della musica romanì, ma un'opportunità per promuovere
l'inclusione e il rispetto per le comunità Rom e Sinti. Siamo
orgogliosi di portare la nostra arte nei luoghi più prestigiosi
per dimostrare che la cultura romanì è parte integrante della
storia musicale europea" dichiara entusiasta Santino Spinelli il
quale da sempre ama ricordare che compositori come Liszt,
Schubert, De Falla, Ravel, Debussy, Dvorak hanno attinto a piene
mani dalla musica dei Rom.
"Questo evento rappresenta un passo fondamentale per
promuovere una conoscenza non stereotipata delle minoranze -
commenta il direttore dell'Unar, Mattia Peradotto - Promuovere
il dialogo attraverso l'arte e la cultura è essenziale per il
percorso di inclusione e partecipazione delle comunità rom e
sinti".
Il 10 aprile 2024 Santino e Gennaro Spinelli si esibirono nel
Ridotto dei palchi Toscanini del Teatro alla Scala di Milano:
con loro i musicisti della sezione Anpi della Scala e
dell'Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro, per la prima volta
un ensemble classico utilizzato per suonare musica rom.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA