Assente da oltre dieci anni dai
cartelloni del Teatro Comunale di Modena, il dittico più amato
dell'opera, quello composto da Cavalleria Rusticana di Pietro
Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, torna sul
palcoscenico del Pavarotti-Freni in un nuovo allestimento
firmato dal regista Plamen Kartaloff, con le scene di Giacomo
Andrico e i costumi di Nella Emil Dimitrova-Stoyanova.
Presentato in una coproduzione internazionale fra i teatri di
Modena, Piacenza, Rimini e Sofia, il dittico va in scena 20
marzo alle 20, il 22 alle 18 e il 23 alle 15.30. Il cast sarà
formato, per Cavalleria rusticana, dalla Santuzza di Teresa
Romano e Valentina Boi (22 marzo), dal Turiddu di Angelo Villari
e Amadi Lagha (22), dall'Alfio di Fabian Veloz ed Ernesto Petti
(22), dalla Lucia di Eleonora Filipponi e dalla Lola di
Francesca Cucuzza.
Pagliacci vedrà invece impegnati Daniela Schillaci e Marina
Shakhdinarova (22 marzo) nel ruolo di Nedda, Angelo Villari e
Amadi Lagha (22) in quello di Canio, Fabian Veloz ed Ernesto
Petti (22) a dar voce a Tonio, il Beppe di Giuseppe Infantino e
il Silvio di Hae Kang. La direzione musicale dello spettacolo è
affidata ad Aldo Sisillo alla guida dell'Orchestra
dell'Emilia-Romagna Arturo Toscanini e del Coro Lirico di Modena
preparato da Corrado Casati. Cavalleria rusticana (la prima al
Teatro Costanzi di Roman il 7 maggio 1890) e Pagliacci (Milano,
Teatro Dal Verme, 21 maggio 1892) sono forse le opere più
frequentemente rappresentate in dittico per la loro forte
appartenenza al movimento culturale italiano che prese piede tra
la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento e che viene
definito come Verismo ma anche per l'assonanza della vicenda di
gelosia e morte che le accomuna.
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