Un omaggio alla musica di Cajkovskij, alle coreografie di Marius Petipa e Lev Ivanov e al celebre balletto che da oltre un secolo appassiona le platee di tutto il mondo ma anche alle nuove angolazioni - tra lo psicanalitico e il dark - messe in luce dal film Black Swan del 2010: Il Cigno Nero diretto da Daniele Cipriani apre la tournée al Teatro Lyrick di Assisi, per poi fare tappa a al Teatro della Luna di Milano (29 e 30 marzo), al Teatro Verdi di Firenze, all'Auditorium della Conciliazione di Roma (2 e 3 aprile) e al Teatro Goldoni di Livorno (5 aprile).
''Il Cigno nero ci mostra il quotidiano percorso dei danzatori classici, gli esercizi alla sbarra e il costante lavoro di studio a cui si sottopongono in un piccolo capolavoro del secondo Novecento, Three Preludes di Ben Stevenson'': cosi' il direttore artistico Daniele Cipriani ha presentato il balletto all'Auditorium della Conciliazione di Roma. I protagonisti, Ashley Bouder e Joaquin de Luz, arrivano dal prestigioso New York City Ballet. A loro si uniscono primi ballerini e solisti provenienti dai maggiori teatri italiani, quali La Scala di Milano e l'Opera di Roma. Nella rosa troviamo anche l'etoile internazionale Giuseppe Picone che interpreta il passo a due del Cigno Bianco, emblematico dei sentimenti piu' nobili, nonche' l'assolo maschile da Il Lago dei cigni, balletto di cui verranno presentati numerosi altri momenti, ad esempio il celebre pas de quatre sulle note di uno dei brani musicali piu' famosi dell'intera opera di Cajkovskij. Ancora grandi emozioni con l'assolo, dal virtuosismo acrobatico, del Giullare e poi con i ritmi incalzanti della Danza Spagnola che fa da prologo al passo a due del Cigno Nero, danza di seduzione per antonomasia e clou della serata. I ballerini affermati saranno affiancati da alcune stelle promettenti della danza come Alessio Rezza e Flavia Stocchi, ospite del Teatro Massimo di Palermo, come secondo cast di Eleonora Abbagnato nella Carmen. Creato in America, eppure sempre su musica russa, Il Cigno Nero e' un balletto in puro stile neoclassico che fa da ponte tra due mondi, due epoche e tra prove e spettacolo.
A chiusura la presentazione del balletto, il ballerino Giuseppe Picone ha voluto lanciare una riflessione sulla diffusione della cultura tra le giovani generazioni: "Mi sta bene che ai bambini, appena nascono, gli si metta il cappellino della Roma, del Napoli o del Milan ma bisognerebbe ricavare anche uno spazio per la cultura e portarli a vedere le mostre, il balletto e l'Opera - ha detto - Purtroppo, pero', le istituzioni non lo permettono: i biglietti costano troppo".
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