Dal "caso" di Matthew Shepard, in scena con Bruni-Frongia, a "I monologhi della vagina" vent'anni dopo. E poi l'apertura del Campania Teatro Festival e il nuovo "Hamlet" secondo Antonio Latella. Sono alcuni degli appuntamenti teatrali in scena nel prossimo week end.
MILANO - "Ogni volta che ti chiamano frocio, ogni volta che ti chiamano in tutti quei modi. Lo capite che anche questa è violenza?". Proprio nel pieno del dibattito sul Ddl Zan, Ferdinando Bruni e Francesco Frongia portano in prima nazionale all'Elfo Puccini "Il seme della violenza. The Laramie project", il testo di Moisés Kaufman e dei membri del Tectonic Theater Project, ispirato al caso Matthew Shepard, lo studente americano brutalmente ucciso nel 1998 per motivi di odio omofobico. Poco dopo il delitto, Kaufman, autore anche di "Atti osceni", è andato con la sua compagnia proprio a Laramie, la città del Wyoming teatro del delitto, a intervistare gli abitanti nel tentativo di ricostruire gli eventi e dare un senso a questa tragedia. Ne è nato un racconto che va oltre la cronaca e parla anche della funzione che il teatro può avere come strumento vivo di confronto. Grazie ai genitori di Matthew, che hanno continuato la lotta per avere giustizia, oggi gli Stati Uniti hanno una legge contro i crimini d'odio, che porta il nome di loro figlio. Sul palcoscenico, Ferdinando Bruni, Margherita Di Rauso, Giuseppe Lanino, Umberto Petranca, Marta Pizzigallo, Luciano Scarpa, Marcela Serli, Francesca Turrini. Fino al 2 luglio.
NAPOLI - Un paese che ha appena raggiunto una fragile democrazia. Un avvocato, Gerardo Escobar, appena nominato a presiedere una commissione di indagine sui desaparecidos. E una donna, sua moglie Paulina Salas, ancora segnata dalle torture subite durante la dittatura. Si apre con "La morte e la fanciulla" di Ariel Dorfman, nella regia di Elio De Capitani, il lungo cartellone del Campania Teatro Festival (12 giugno-11 luglio). In tutto, 159 eventi per un mese di programmazione all'aperto, ancora sotto la direzione di Ruggero Cappuccio, che da Napoli Teatro Festival allarga lo sguardo a tutta la regione. A partire, dal Cortile della Reggia di Capodimonte dove sabato De Capitani dirige appunto il testo del '91, già portato al cinema da Roman Polansky, ora con Enzo Curcurù, Claudio Di Palma, Marina Sorrenti. Tra gli altri appuntamenti del week end, "La resistenza negata" di Fortunato Calvino dedicato al partigiano Arcangelo durante le quattro giornate di Napoli ed "Heroides. Lettere di eroine del mito dall' antichità al presente", spettacolo del gruppo Korej con Le belle bandiere.
MILANO - Dieci attori di diverse età, formazione e provenienza. La nuova traduzione realizzata per l'occasione da Federico Bellini. Una scenografia che è parte integrante della drammaturgia. È l'"Hamlet" secondo Antonio Latella, al debutto al Teatro Studio Melato del Piccolo, che accompagna il pubblico in un percorso attraverso il testo di Shakespeare, di cui esplora le pieghe più nascoste. "È una promessa che feci a me stesso quando misi in scena Hamlet per la prima volta - spiega Latella - ripensarlo ogni dieci anni per capire di volta in volta dove mi trovo, non solo rispetto alla regia shakespeariana, ma alla professione stessa di regista". Protagonista nel ruolo del titolo, Federica Rosellini. Fino al 27 giugno.
ROMA - A metà tra il giardino e la piazza, l'esterno del Teatro India reinventa i suoi spazi e si trasforma per tutta l'estate in luogo di spettacolo e condivisione con due nuovi palchi, l'Arena e il Canneto. Primo appuntamento, domani, con l'allestimento inedito en plein air di "Antigone" di Sofocle secondo la rilettura di Massimiliano Civica. In scena, Antigone e Creonte accomunati in una identica colpa: la superba presunzione di essere eccezionali e l'incapacità di dare ascolto alle ragioni degli altri. Con Oscar De Summa, Monica Demuru, Monica Piseddu, Francesco Rotelli e Marcello Sambati. Dal 10 al 20 giugno.
CATANIA - E' uno dei testi meno pirandelliani della lunga produzione del Premio Nobel: "La nuova colonia", che nell'adattamento e regia di Simone Luglio debutta domani al Palazzo della cultura, per lo Stabile di Catania. Interpretata da un gruppo di attori under 35 e originariamente dedicata alla musa del drammaturgo, Marta Abba, la pièce racconta la delusione nei confronti della società e dell'uomo che ne è il suo fautore. Con un gruppo di emarginati che decide di fondare una colonia su un'isola vulcanica deserta, per creare una nuova società più giusta e libera. Dal 10 al 20 luglio.
MILANO - Un successo planetario che ha rotto il silenzio sulla violenza contro le donne, da più di vent'anni un punto di riferimento fondamentale nella lotta quotidiana del genere femminile. Con Alessandra Faiella, Silvia Giulia Mendola, Eva Riccobono, Marina Rocco, Lucia Vasini, Roberta Lidia De Stefano tornano in scena da martedì al Franco Parenti "I monologhi della vagina", il testo ormai cult, ma sempre di viva attualità, nato da duecento interviste che Eve Ensler realizzò con donne di età, etnie, professioni e classi sociali diverse. Il 15 giugno.
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