(ANSA) - ROMA, 04 FEB -Michele Mariotti debutta con Luisa Miller nel ruolo di direttore musicale dell' Opera di Roma. L' incarico era previsto cominciasse a novembre con l' inaugurazione della prossima stagione ma è diventato effettivo in questi giorni d'intesa con il sovrintendente Francesco Giambrone. ''Perché aspettare tanto? - ha detto Giambrone presentando oggi con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il direttore d'orchestra il dramma di Verdi che va in scena l' 8 febbraio -. E' un bel segno che un musicista come Mariotti abbia accettato di cominciare prima accompagnando subito il teatro in nuova storia da scrivere. E' la nostra casa e noi lavoreremo insieme sentendoci nella casa di questa città''. Un direttore musicale, ha sottolineato, non fa soltanto le sue produzioni e raccoglie successi ma lavora ogni giorno per far crescere il teatro, le altre produzioni e tutte le compagini. Mariotti ha ribadito che l' attività con Giambrone ''è cominciata in totale sintonia nella visione di costruire una squadra e una famiglia responsabilizzando tutti. Ci siamo messi subito al lavoro a cento all' ora, è faticoso ma molto bello''. Il giovane direttore d' orchestra vuole che a parlare sia ''il lavoro che vogliamo fare''. ''Il teatro - ha spiegato - non deve essere solo intrattenimento ma il luogo in cui la società si identifica e in cui parlare della nostra vita, far riflettere , provocare e anche scandalizzare. Ogni idea può smuovere le coscienze. Deve far capire quanto siamo vivi. Il pubblico venga a teatro e vi riconosca la sua casa''. Sulla scia delle sue esperienze precedenti nei centri sociali e nelle carceri a Bologna, Mariotti ha aggiunto che si stanno già discutendo iniziative del genere per portare la musica e l' opera nei luoghi della capitale. ''I cittadini devono diventare protagonisti. Noi passiamo, il teatro resta, non è il nostro giocattolino personale''. Il sindaco Gualtieri, che è anche presidente della Fondazione musicale, ha salutato con soddisfazione la decisione di Mariotti. ''L' Opera di Roma - ha osservato - è un polo di qualità e di eccellenza che vuole intrecciare la propria attività con quella della città. Sviluppare la dimensione artistica e di polo culturale è una sfida appassionante che sono orgoglioso di sostenere''. Quanto a Luisa Miller, l' allestimento del capolavoro verdiano avrà la regia di Damiano Michieletto - che ne curò la messa in scena a Zurigo nel 2010 - ripresa da Andrea Bernard e un cast con Michele Pertusi, Antonio Poli, Daniela Barcellona, Marco Spolti, Amartuvshin Enkhbat e Roberta Mantegna. E' il dramma familiare che contrappone due padri e due figli, espressioni di mondi e condizioni sociali diversi, tema caro al compositore di Busseto. ''E' un' opera che durante la pandemia il teatro ha proposto in streaming in forma di concerto - ha sottolineato Giambrone - e che ora finalmente proponiamo in forma scenica con tutte le difficoltà, distanziamento, orchestra che non può stare in buca. Lo facciamo con la determinazione di un teatro che non si è mai fermato anche quando l' emergenza lo avrebbe imposto. Invece è rimasto sempre aperto con tutte le cautele continuando svolgere servizio pubblico''. Il sovrintendente in questi giorni sta continuando il suo giro di incontri nei municipi della città. ''Vogliamo coinvolgere i territori - ha detto - e abbiamo trovato un enorme entusiasmo in periferia. Abbiamo tutti gli strumenti per stare vicini alla città. E' importante che il pubblico venga a teatro ma anche che il teatro vada verso i cittadini perché sia considerato un fatto effimero ma una esperienza radicata''
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