Ci sono titoli immortali, che
hanno conquistato il pubblico di ogni epoca. Tra questi c'è il
brioso e effervescente "Elisir d'amore" di Donizetti che ha
affascinato il sempre più numeroso pubblico di Cagliari. Secondo
titolo della Stagione di Lirica e Balletto, L'Elisir
"malincomico" di Michele Mirabella, sua la regia fresca e
allegra, a sei anni dalla sua ultima rappresentazione al Teatro
Lirico, è stato accolto da applausi a scena aperta e ovazioni.
"Amo questo teatro e sono rientrato tremando per l'emozione.
E' qui che è nato questo Elisir d'amore e non mi stanco di
venire a godermelo - ha detto all'ANSA Michele Mirabella durante
l'intervallo -, ancora mi stupisco di qualche trovata, di
qualche momento di emozione musicale. Abbiamo il piacere di
avere un direttore d'orchestra straordinario e credo che si sia
voluto innamorare del modo in cui ho voluto raccontare Donizetti
e il suo Elisir d' amore".
Un pensiero alla guerra in Ucraina con lo spettacolo
posticipato di cinque minuti per "sensibilizzare tutti sulla
auspicabile, urgente necessità della fine delle ostilità" per
poi godere di un momento di svago con la magia dello spettacolo
dal vivo che si è ancora una volta rinnovata.
Il melodramma giocoso in due atti è tornato in scena nel
fortunato allestimento del Lirico del 2009 con la regia di
Mirabella, già riproposto con successo nel 2015 e ora ripreso da
Daniela Zedda. La trama è costruita su una bottiglia di vino che
l'astuto dottor Dulcamara, simpatico imbonitore, vende a
Nemorino promettendogli di poter conquistare l'amata Adina con
le virtù portentose di questo 'elisir'.
L'opera ha segnato il gradito ritorno sul podio del Lirico di
Roberto Gianola che ha guidato l'Orchestra e il Coro preparato
da Giovanni Andreoli. Uno spettacolo divertente, fresco e
spassosamente "malincomico".
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