Al teatro Manzoni di Milano va in
scena, dal 29 marzo al 10 aprile, 'Se devi dire una bugia dilla
grossa', un cavallo di battaglia della ditta Dorelli, Quattrini,
Guida ripreso dopo 30 anni dalla prima rappresentazione del 1986
sotto la regia di Pietro Garinei, di cui ricorrono i cento anni
dalla nascita.
La nuova produzione dello spettacolo è prodotta dalla Ginevra
Media Production con la direzione artistica di Gianluca
Ramazzotti. L'allestimento è ispirato a quello originale con il
famoso girevole che rappresenta di volta in volta la hall
dell'albergo e le due camere da letto, dove si svolge la vicenda
del ministro del Governo De Mitri, che vorrebbe intrattenere
relazioni extra coniugali con un membro femminile del governo
dell'opposizione.
La versione attualizzata ad oggi dello spettacolo vede un cast
eccellente con protagonisti Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti
e la partecipazione di Paola Quattrini che per la terza volta
interpreterà il ruolo di Natalia, la moglie dell'onorevole. "Mi
sento più giovane di trent'anni facendo questa commedia che mi
riporta indietro nel tempo - ha commentato Paola Quattrini nel
corso della conferenza stampa al Manzoni -. Mi fa ringiovanire
questa commedia e così anche la gente che riderà durante lo
spettacolo uscirà dalla sala più leggera". La regia è di Luigi
Russo "un ottimo regista che con rispetto ha ripreso in mano lo
spettacolo è l'ha rinfrescato e reso fruibile per i tempi in cui
viviamo - ha aggiunto Gianluca Ramazzotti -, abbiamo cambiato
però pochissimo, la commedia è quella e si ride tantissimo".
Sul palco ci sarà anche Paola Barale nel ruolo di Susanna
Rolandi, già interpretato da Gloria Guida e da Anna Falchi. "Ho
cercato di attualizzare il personaggio di Susanna Rolandi,
l'amante di questo politico - ha spiegato Barale -. Invece di
farla tipicamente anni '80, ho cercato di renderla più vicina a
me, l'ho resa più eccentrica e luminosa, il pubblico viene
trasportato in questa bolla e si divertirà molto".
Il cast comprende anche Nini Salerno, Sebastiano Colla e
Marco Cavallaro.
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