La sua cifra? Il garbo nel racconto e
l'amore per la Memoria, ma "senza nostalgia, solo per restituire
quello che abbiamo ricevuto in dono". Attore, autore, regista,
conduttore, scrittore, direttore artistico, tra l'altro, del
Mancinelli di Orvieto, una vita accanto ai "grandi", soprattutto
del teatro e della canzone, proprio mentre è in tournée con
Patty Pravo in Minaccia Bionda, Pino Strabioli compie 60 anni,
il 26 luglio. E ne festeggia 30 di lavoro in Rai.
"Era il 1993 quando mi chiamarono a Unomattina - racconta
all'ANSA - In tv avevo già debuttato su Telemontecarlo in T'amo
tv, con Fabio Fazio, ma in un ruolo da comico. Qui invece curavo
un piccolo spazio dedicato al folklore, quando ancora la tv non
era invasa da ricette e fornelli. Ogni mattina c'era una
cartolina da un paese diverso. Poi il ruolo è cresciuto, fino
alla co-conduzione. In tutto ho fatto sette edizioni, fra
inverno ed estate".
Da allora, sono seguite una galleria di trasmissioni, da Il
caffè (che tornerà a settembre su Rai1) a Grazie dei fiori (su
Rai Radio2 la domenica sera), Cominciamo bene e poi gli speciali
di A grande richiesta, Io li conoscevo bene, MinaCelentano,
sempre costellati di importanti collaborazioni. Gli incontri
della vita? "Paolo Poli (cui dedica anche lo spettacolo Sempre
fiori mai un fioraio ndr) e Franca Valeri", racconta lui. Ma, in
un lungo elenco, anche Piera Degli Esposti, Antonio e Pupi
Avati, Maurizio Costanzo, Poalo Villaggio. Fino a Marco
Castoldi, in arte Morgan, per il loro viaggio nella musica
italiana di StraMorgan su Rai2. "Abbiamo raccontato da Battiato
a Bindi. Il progetto è di farne un'altra serie nella seconda
parte di stagione. Marco - sorride citando le polemiche per gli
exploit del cantante - ogni tanto si infila nei casini. È un
istintivo, un anarchico. Però sarebbe davvero un peccato non
riprendere quel programma".
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