Il già ricco panorama di teatri
genovesi acquisisce un nuovo palcoscenico. Domani sera alle 21
riaprirà i battenti il Teatro della Gioventù, gestito dalla
Fondazione Carlo Felice che ha deciso di destinarlo a una
programmazione rivolta prevalentemente ai giovani. Protagonista
della serata sarà il compositore Marco Stroppa, che eseguirà i
suoi brani "Hidinefte, o l'altra faccia di Traiettoria", "Why do
you run?" in prima esecuzione assoluta, e "Little i", insieme al
flautista Steven Haschke. Il concerto nasce da una
collaborazione con la scuola di musica elettronica del
conservatorio "Niccolò Paganini".
Il Teatro della Gioventù è stato inaugurato nel 1930;
all'epoca era concepito come spazio polivalente palestra-teatro.
Inizialmente la gestione era stata affidata all'Opera Nazionale
Balilla che diede alla struttura il nome "Gioventù Italiana del
Littorio". Dopo la guerra si modificò in "Teatro della Gioventù"
e fino agli anni Settanta la gestione fu a cura dell'Ente
nazionale della Gioventù. Successivamente il Teatro è stato
chiuso ed è passato sotto la gestione della Regione Liguria.
Qualche anno fa, in una fase particolarmente critica per il
Carlo Felice sull'orlo del fallimento, la Regione lo ha ceduto
alla Fondazione lirica che lo ha così messo a bilancio come un
bene di proprietà. L'arrivo del Covid con la trasformazione del
Teatro della Gioventù in un polo vaccinale, ha bloccato
qualsiasi ipotesi di programmazione. Nei mesi scorsi, terminata
l'emergenza sanitaria, la struttura è stata restituita al Carlo
Felice che dopo averlo rimesso in ordine, si appresta a
riaprirlo domani sera. Il Teatro vanta una sala maggiore con 368
posti più 3 per disabili e una sala più piccola al piano
inferiore (sala Barabino) con 76 posti, più adatta per
conferenze. Il palcoscenico è largo 8 metri e profondo 7,5 per
una altezza di circa 7 metri.
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