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Remo Girone, Il cacciatore di nazisti al Comunale di Ferrara

Remo Girone, Il cacciatore di nazisti al Comunale di Ferrara

Dal 19 gennaio la storia di Wiesenthal con la regia di Gallione

FERRARA, 15 gennaio 2024, 12:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'ebreo polacco Simon Wiesenthal, classe 1908, aveva 38 anni quando, nel maggio del 1945, fu liberato dagli Alleati dal campo di sterminio di Mauthausen.
    Passerà alla storia come "Il cacciatore di nazisti", l'uomo che riuscì a risolvere più di mille casi di criminali di guerra sfuggiti alla giustizia. "Il cacciatore di nazisti" è ora uno spettacolo in scena al Teatro Comunale di Ferrara il 19 gennaio alle 15 per gli studenti, il 20 alle 20,30 e il 21 alle 16, diretto da Giorgio Gallione con Remo Girone nei panni del protagonista. La rappresentazione comincia nel 2003, in quello che idealmente è l'ultimo giorno di lavoro di Wiesenthal al Centro di documentazione ebraica da lui fondato: prima di andare in pensione, l'uomo ripercorre per ellissi ed episodi emblematici 58 anni di inseguimento dei criminali di guerra nazisti, responsabili della morte di più di 11 milioni di persone, di cui 6 milioni di ebrei. Wiesenthal con il suo lavoro di ricerca e investigazione è riuscito a consegnare alla giustizia circa 1.100 criminali nazisti. Lo spettacolo di Gallione, basato sui libri dello stesso Wiesenthal, si interroga sulla feroce banalità del male e sulla sua genesi. Un modo per reagire a quella che Simon Wiesenthal ricorda come la più cinica delle armi psicologiche utilizzate dalle SS contro i prigionieri dei Lager: "Il mondo non vi crederà". Così "Il cacciatore di nazisti" diventa un tentativo epico e civile per combattere la rimozione e l'oblio. "Non dimenticate mai, mi fido di voi!" è l'esortazione che Wiesenthal scopre nel messaggio lasciato dalla piccola Sara, protagonista di una delle tante vicende narrate nello spettacolo, e che lui stesso rivolgerà al pubblico.
   
   

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