Andrea Chénier, dramma storico in
quattro quadri di Umberto Giordano, composto tra il 1894 e il
1896 (prima rappresentazione il 28 marzo 1896 al Teatro alla
Scala di Milano), debutta al Teatro Regio di Parma il 3 maggio
alle 20 (repliche il 6 il 9 sempre alle 20 l'11 alle 15.30) in
un allestimento frutto di una coproduzione internazionale, con
la regia di Nicola Berloffa, le scene di Justin Arienti, i
costumi di Edoardo Russo. Francesco Lanzillotta dirige
l'Orchestra Filarmonica Italiana, il Coro del Regio e un cast
composto per i ruoli principali da Gregory Kunde
(AndreaChénier), Luca Salsi (Carlo Gérard) e Saioa Hernandez
(Maddalena di Coigny), oltre a numerosi comprimari, alcuni dei
quali provenienti dall'Accademia Verdiana.
La vicenda dell'opera si svolge a Parigi, alla vigilia della
Rivoluzione francese, dove il poeta Andrea Chénier difende con
forza i suoi ideali contro i costumi corrotti dell'epoca ma
verrà perseguitato e condannato a morte assieme alla sua amata
Maddalena. Andrea Chénier debuttò, con successo trionfale, nel
1896 al Teatro alla Scala di Milano.
Per il regista Nicola Berloffa Andrea Chénier ruota intorno
alla grande Rivoluzione francese: "In tutta l'opera,
praticamente in ogni frase del libretto, vengono ricordati
luoghi, personaggi, date, città che rimandano al grande dramma
che portò alla fine dell'aristocrazia francese; una cospirazione
di dettagli che necessariamente rendono la documentazione
storica e l'attenzione per la storicità una componente
imprescindibile. Per l'idea scenografica si è partiti dunque
dall'autocrazia francese, da Versailles con i suoi simboli e i
suoi monarchi. Attraverso una serie di fotografie del XX secolo,
dove protagonisti sono i lavori di restauro dei grandi
appartamenti di Luigi XV, si è deciso di svolgere la storia in
una serie di ambienti che ricordano la grande reggia, ma che
vengono lentamente spogliati, svuotati e depredati
dall'intervento sconvolgente della Rivoluzione, dal Terzo Stato
che avanza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA