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Bohème di Giacomo Puccini al Teatro Valli di Reggio Emilia

Bohème di Giacomo Puccini al Teatro Valli di Reggio Emilia

Il 2 e 4 maggio con Roberta Mantegna e Atalla Ayan

REGGIO EMILIA, 30 aprile 2025, 11:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Bohème è l'opera che Giacomo Puccini dedica alla gioventù, ai sogni e all'amore: nell'allestimento in scena il 2 maggio alle 20 e il 4 alle 15.30 al Teatro Valli di Reggio Emilia, la protagonista Mimì rivive in una sorta di scatola dei ricordi di Rodolfo, il protagonista maschile di cui è innamorata. Lo spettacolo è firmato dalla regista e costumista Marialuisa Bafunno con Riccardo Bisatti alla direzione della Filarmonica di Parma. In scena Atalla Ayan (Rodolfo), Roberto Lorenzi (Schaunard), Eugenio Maria Degiacomi (Benoit, Alcindoro), Roberta Mantegna (Mimì), Alessandro Luongo (Marcello), Aleksei Kulagin (Colline), Maria Novella Malfatti (Musetta).
    Un vecchio, in un angolo del palcoscenico, appoggia sul suo scrittoio una scatola di latta impolverata. La apre, ne estrae una cuffietta rosa e comincia a ricordare. La scena si apre sulla poverissima soffitta, dove Rodolfo, Marcello, Colline e Schaunard vivono in uno spazio di aggregazione, un misto tra laboratorio, studio e loft e coltivano il sogno di una vita condivisa, in balìa del presente e di tutte le sue contraddizioni. I personaggi rappresentano degli "archetipi" del nostro tempo: Marcello è uno street artist che affigge stencil e si trova irresistibilmente attratto da Musetta, un'aspirante ballerina influencer. Colline, oltre a studiare filosofia all'università, si impegna attivamente in un collettivo ambientalista, mentre Schaunard, violinista di giorno, sogna di esibirsi come drag queen di notte. Il giovane Rodolfo è la figura più romantica del gruppo, affascinato da un'idea nostalgica del passato.
    "Ognuno di loro (i ragazzi) si scontra, a modo suo, con una profonda paura che attraversa l'intera opera - spiega la regista - diventando il simbolo di un'intera generazione. In un mondo che spesso sembra ostile e pronto a sabotarli, la paura offusca le menti e annebbia i giudizi. La neve cade e si posa sui ricordi di un Rodolfo ormai anziano, che affronta solitario il lungo cammino per perdonarsi il grave errore della gioventù: non essere stato vicino alla persona amata, Mimì, nel momento del bisogno".
   

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