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Arbore e Avati, passione jazz

Arbore e Avati, passione jazz

Su Rai Storia il racconto di un'epopea da New Orleans all'Italia

ROMA, 13 dicembre 2016, 16:45

Redazione ANSA

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(ANSA) - ROMA, 13 DIC -Non si tratta di nostalgia, ma di "amore per la memoria". È questo lo spirito con cui Renzo Arbore e Pupi Avati hanno deciso di raccontare come due testimoni privilegiati l'arrivo e l'età dell'oro del jazz in Italia, nello speciale "...Le chiamavano jazz band", firmato da Fabrizio Corallo, in onda su Rai Storia martedì 20 dicembre alle 21.10.
    "Sono un jazzista fallito: dopo quasi 50 film posso dire che il cinema è stato un ripiego, perché avrei voluto essere un grande musicista", ammette Avati, presentando lo speciale a Roma insieme ad Arbore, "anche ora ho sempre il clarinetto vicino quando scrivo ma la musica non mi vuole bene. Io invece gliene voglio tanto. Mentre ho invidiato Lucio Dalla, che nella mia band bolognese mi mortificava facendo degli assoli meravigliosi". "Il jazz è nel nostro dna, il primo disco inciso di questo genere fu di un italiano, Nick La Rocca", prosegue Arbore, "io e Pupi oggi siamo due grandi 'ricordatori'''.
   

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