ROMA - Alessio Boni con "Il Visitatore" di Schmitt diretto da Valerio Binasco e Luca e Paolo con il Canto di Natale di Dickens. Tullio Solenghi e Massimo Lopez nello sketch cult dei due papi e Valentina Lodovini con "Tutta casa letto e chiesa", il primo testo che Dario Fo scrisse a quattro mani con Franca Rame. E ancora, Marco Paolini con il suo ultimo "Teatro fra parentesi. Le mie storie per questo tempo"; l'inedito duo teatrale di Vinicio Marchionni e Francesco Montanari; Emma Dante con il nuovo progetto sulle fiabe; Flavio Insinna nell'omaggio al suo maestro Gigi Proietti; il mattatore Glauco Mauri con Roberto Sturno tra le rime di Shakespeare. E poi ancora, in una lista che sembra non terminare mai, Paolo Jannacci, Roberto Bolle, Virgilio Sieni, Valerio Mastandrea, Luca Zingaretti, Arturo Brachetti, Valeria Solarino, Lella Costa, Luigi Lo Cascio, Anna Foglietta, Fabrizio Gifuni.
I teatri sono chiusi, ma il Teatro è più vivo che mai e torna in scena per raccontarsi con "Ricomincio da Raitre", progetto Rai che dal 12 dicembre in prima serata sulla terza rete apre una finestra sul mondo dello spettacolo dal vivo, con il gotha della scena italiana. In tutto, quattro prime serate evento in onda dallo storico Sistina di Roma (ma ricche anche di collegamenti), condotte da Stefano Massini e Andrea Delogu, con la direzione artistica di Massimo Romeo Piparo, autore insieme a Felice Cappa e Massini, e la regia di Stefano Vicario. "Come servizio pubblico e prima azienda culturale italiana abbiamo delle responsabilità - racconta il direttore di Rai3, Franco Di Mare -. Abbiamo pensato che in un naufragio collettivo di intere stagioni noi potevamo intervenire come le Open Arms, ancora di più dopo l'appello del ministro Franceschini. Ne è nato una sorta di 'tutti a bordo' e le adesioni sono state così tante ed entusiaste che si potrebbe andare avanti ancora più a lungo".
Al centro, in "un cartellone unico ed eccezionale" che mette insieme i linguaggi più diversi, come racconta Piparo, vedremo ciò che avremmo potuto vedere in questi mesi, tra i progetti sospesi a causa del lockdown, come il musical Full Monty con Luca Ward, Paolo Conticini, Nicolas Vaporidis, Gianni Fantoni e Jonis Bascir, e "tutto quello che verrà" una volta che i sipari potranno tornare a rialzarsi. Con "decine e decine di attori, danzatori, perfomer, cabarettisti, artisti - aggiunge Massini - tra grandi nomi e talenti meno noti, come la giovane attrice e drammaturga Marta Cuscunà. L'odore dei teatri vuoti è assordante. I teatri sono fatti per essere pieni - prosegue citando il titolo del suo spettacolo su Van Gogh -. Con Andrea abbiamo giocato sulle lettere Dcpm e le abbiamo trasformate in 'Dobbiamo partire con motivazione", il mantra della nostra missione". "Sono così tanti che a volte mi chiedo dove li mettiamo tutti questi ospiti?", rilancia la conduttrice, che in queste settimane avrebbe dovuto essere in tournée con il marito Francesco Montanari ne 'Il giocattolaio'. "Sfateremo anche luoghi comuni triti e ritriti, perché non è accettabile che i giovani pensino che il teatro è noioso".
Ma come stanno sopravvivendo i palcoscenici italiani a questi mesi di chiusura forzata? "Il ministero dei Beni culturali - spiega Piparo, che del Sistina è anche direttore - sta facendo quel che può indirizzando tutte le risorse, che per la prima volta sono enormi. L'equiparazione tra pubblico e privato è ancora molto lontana, ma è stato avviato un tavolo tecnico di confronto. Speriamo di riuscire a far capire quanto è importante il nostro lavoro. Non amo l'idea del teatro su una piattaforma. Sono due linguaggi diversi. Sono certo che la gente tornerà in platea, perché il teatro è dal vivo". "Se hai la tosse - aggiunge Massini - prendi uno sciroppo, ma non diventa una bevanda. L'uso del video è uno sciroppo per tenere in vita un mondo che altrimenti in questo momento sarebbe assente. E Ricomincio da Raitre è un segnale per dire che siamo ancora vivi".
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