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Vivere non è un gioco da ragazzi, serie Rai con Fresi e Grimaudo

Vivere non è un gioco da ragazzi, serie Rai con Fresi e Grimaudo

Su Rai1 dal 15 maggio, nel cast anche Bisio

ROMA, 12 maggio 2023, 15:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La storia ha la forma di un sassolino che rotola e diventa valanga. Un gesto percepito come innocente da molti adolescenti - passare una pasticca a un amico - spezza una giovane vita e un'altra resta schiacciata sotto il peso della colpa. La nuova serie tv 'Vivere non è un gioco da ragazzi' andrà in onda da lunedì 15 maggio, in prima serata su Rai1. Un adattamento del libro di Fabio Bonifacci, 'Il giro della Verità'.
    Tre serate per la regia di Rolando Ravello, prodotte da Rai Fiction in collaborazione con Picomedia di Roberto Sessa (il produttore dietro il successo di Mare Fuori) e presentate oggi a Roma dai protagonisti. Stefano Fresi è il padre di un bravo ragazzo, Lele (Riccardo De Rinaldis), che ha 18 anni ed è di umili origini, frequenta il liceo ed è innamorato di una coetanea ricca e annoiata. Ha un ottimo rapporto con i suoi genitori Marco (Fresi) e Anna (Nicole Grimaudo). Almeno fino a quando non finisce in quello che potremmo definire 'un brutto giro' e inizia a spacciare pasticche in discoteca. Fresi sul suo rapporto genitori figli e sui personaggi dice: "Scoprire che un figlio fa uso di droga e la passa agli amici rompe gli equilibri dentro la famiglia, anche tra i genitori. Io all'inizio mi comporto da uomo alfa tipo: adesso la risolvo io, ti porto a lavorare in cantiere. Ma ovviamente è un modo sbagliato, da uomo fragile che non ha gli strumenti. Raccontiamo numerosi punti di vista". Ravello spiega: "Il problema della droga c'è e vale la pena affrontarlo per risolvere anche i sensi di colpa dei genitori e la solitudine dei giovani". Lo scrittore Bonifacci fa notare: "La droga è un pretesto per raccontare la fuga da se stessi. È un disagio corale, che nella storia coinvolge giovani e adulti. Ma si parla anche di genitorialità, di nuovi modelli". Nicole Grimaudo aggiunge: "Ho provato grande empatia verso il mio ruolo. Ho due figli piccoli, ma mi confronto con le altre mamme. Se vivere non è un gioco da ragazzi, non lo è neanche per i genitori. E se lo fosse, sarebbe un gioco d'azzardo". Nel cast Claudio Bisio, la scheggia impazzita della storia, il poliziotto che indaga. La serie è interamente disponibile su RaiPlay.
   

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