Dopo aver interpretato in Prima di Andare Via di Massimo Cappelli (girato due anni fa) uno studente, Luca, al quale viene diagnosticato un tumore al cervello (un glioblastoma), "mi sono ritrovato nel 2022 a vivere realmente una condizione molto simile. Tant'è che la prima cosa che ho detto alla mia agente è stata 'mi raccomando, il prossimo film deve essere su un personaggio che vince al superenalotto". Così, Riccardo Maria Manera, classe 1994, ripercorre con positività e franchezza, parlando con l'ANSA, quanto ha affrontato nell'ultimo anno. L'occasione è l'arrivo su Prime Video dal 26 maggio del sicklit movie (genere, basato su storie con giovani protagonisti alle prese con morte e malattia) di Cappelli, del quale è protagonista con Jenny de Nucci in un cast che comprende anche Emanuele Turetta, Pino Quartullo, Tiziana Foschi, Mirko Frezza, Loris Loddi e Marina Suma. Manera, che sta proseguendo il percorso di cure ("sto bene e va tutto va avanti per bene"), spiega che quanto sta vivendo gli "ha fatto riscoprire la vita in maniera più adulta e di questo sono contento". Il film (realizzato da Lime Film in coproduzione con Leon Film, distribuito da Adler Entertainment) in ogni modo "tratta la malattia in maniera molto delicata. In alcuni momenti è paradossalmente comico, in altri tragico, ma c'è un bell'equilibrio in cui ci si ritrova". Il protagonista, Luca (Manera), è un universitario che si mantiene lavorando come rider e condividendo la casa con lo scatenato amico Samuel (Turetta). Una routine che viene sconvolta quando un medico comunica al ragazzo di aver trovato nella sua tac una massa tumorale al cervello inoperabile. Una sentenza alla quale Luca reagisce con rabbia, almeno finché non entra nella sua vita Giulia (De Nucci), che pur avendo come lui un glioblastoma, affronta la vita in modo aperto, apprezzandone ogni momento. Un incontro, quello fra i due ragazzi, che dovrà confrontarsi però con una realtà che nessuno si aspetta. Personalmente "ho vissuto l'approccio con la malattia in maniera molto diversa da quello di Luca. L'ho affrontata in modo più simile a come la affronta Giulia - spiega Manera, già protagonista della serie Volevo essere una rockstar - All'inizio mi sono chiuso anch'io, per quanto ne parlassi in famiglia. Poi ho deciso di condividere quanto stavo vivendo, rendendo la notizia pubblica, parlandone sui social. Mi sembrava la cosa giusta per me e ho pensato che magari avrebbe potuto aiutare persone in una situazione simile". Inoltre "aver studiato per un film qualcosa che poi mi sono ritrovato di fronte nella vita mi ha aiutato". Jenny De Nucci, 22 anni, già fra le allieve del Collegio, attrice, autrice di Girls siamo tutte regine (Dea) e star del web con oltre 1 milione e 200mila follower su Instagram, è stata fra chi ha scoperto della malattia di Manera dal web: "Sul set ci siamo legati molto, e Riccardo mi ha spiegato che rivelare ciò che stesse vivendo così gli era sembrato più semplice". Dopo aver letto quel post "mi sono trovata in uno stato di confusione che non avevo mai provato, non mi era mai successo che un amico iniziasse a vivere un aspetto della vita così difficile.... Però lui ha risposto molto bene alla malattia, lo vedo molto positivo e sta bene". Interpretare un personaggio come Giulia, "mi ha consentito di crescere moltissimo come interprete - aggiunge l'attrice che ritroveremo, fra gli altri, nei film Lo sposo indeciso di Giorgio Amato, Still fabulous di Michela Andreozzi, in una serie di Netflix e in una su Prime Video (i titoli ancora non si possono rivelare, ndr) -. Avevo già fatto ruoli drammatici, ma è stata la prima volta che mi approcciavo a un personaggio tanto complesso. Giulia alterna momenti di positività, nei quali è super propositiva con la vita, a un'altra fase in cui il personaggio si spegne. Per renderla al meglio mi ero fatta un quaderno con lo stato d'animo di ogni scena, in cui mi segnavo la sua intensità di dolore o del benessere che viveva in ogni momento"
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