Sale operatorie, trepidazioni amorose, donne all'avanguardia che non temono pregiudizi e si fanno rispettare, ma in questa nuova stagione anche una virata sul giallo. "Delia ha saputo conquistare un posto in ospedale grazie al suo talento e alle sue capacità straordinarie che si sono rivelate più forti di ogni scetticismo, ma la verità è semplice come l'acqua: è brava". Parla così del suo personaggio Pilar Fogliati, attrice talentuosa che si divide tra cinema e tv, reduce dal successo del suo primo film da regista, Romantiche, e da un anno di grandi soddisfazioni lavorative ("sono sul set dell'ultimo film di Veronesi, Romeo è Giulietta, come protagonista insieme a Sergio Castellitto", dice), pronta a tornare dal 1 ottobre su Rai1 con la seconda stagione di Cuori, per la regia di Riccardo Donna. Sei prime serate con Daniele Pecci (Cesare Corvara, il primario e fondatore del primo reparto di cardiochirurgia italiano) e Matteo Martari (Alberto Ferraris).
"Mi ha affascinato molto la sua determinazione, l'intelligenza nel cercare di farsi rispettare e la solidarietà verso le donne", aggiunge Fogliati. La serie è prodotta da Giannandrea Pecorelli per Aurora TV in collaborazione con Rai Fiction, realizzata in collaborazione con il centro di Produzione TV Rai di Torino e il sostegno della Film Commission Torino Piemonte.
Cuori racconta, attraverso vicende romanzate e liberamente tratte dalla realtà, le prime tecniche mediche sui trapianti e la realizzazione del primo cuore artificiale, messo a punto alla fine degli anni '60 nel reparto di chirurgia dell'ospedale Le Molinette di Torino. Nei nuovi episodi siamo nel luglio del 1968. Svela Fogliati: "A Delia crolleranno un po' di certezze.
Il conflitto tra cuore e lavoro sarà ancora più forte. Ci saranno un paio di ruoli maschili nuovi (Paolo Conticini e Alessandro Tersigni, ndr) e un personaggio inedito femminile importante per la sua vita personale. Inoltre avremo anche una punta di giallo e si svilupperanno varie linee narrative.
Comunque probabilmente le risposte non saranno quelle che la gente si aspetta".
Al centro della storia c'è anche il pregiudizio verso le donne, le cose sono cambiate? "Penso al divorzio che ai tempi non era consentito e che oggi diamo per scontato. Nella serie fotografiamo questo periodo storico, ma è chiaro che c'è una sottilissima e raffinata critica e il rimando al fatto che, grazie a tante piccole Delie Brunello, le donne si sono fatte largo. E nel cinema anche molte donne giovani stanno emergendo come registe: prime ne vedevamo poche, io voglio guardare in positivo".
È un periodo positivo per Pilar Fogliati: prossimante sarà al cinema in due pellicole, Confidenza di Daniele Luchetti, con protagonisti Elio Germano e Vittoria Puccini, e poi in Finché notte non ci separi, di Riccardo Antonaroli. E "a dicembre esce la seconda stagione di Io odio il Natale su Netflix", annuncia.
Tornando a Cuori, la serie racconta la storia di un gruppo di medici che si avventurano come pionieri in territori sconosciuti, nel tentativo di salvare quante più vite umane possibile. Cesare fa di tutto per riconquistare il controllo delle Molinette e per scalzare il nuovo primario, Enrico Mosca (Andrea Gherpelli). In questa seconda stagione Alberto, Cesare e gli altri medici dell'ospedale sono impegnati a inventare nuove soluzioni creative come un sistema per il monitoraggio a distanza sfruttando il telefono o addirittura un piccolo pezzo di legno utilizzato per stabilizzare il flusso di sangue nel cuore. E non manca un grande progetto: l'avventura del primo pacemaker italiano, con il tentativo di migliorare il progetto originale americano. Ma Cuori non è solo medicina e cardiologia, è anche grandi amori, segreti. Alberto, Delia, Cesare e gli altri lo sanno bene: è più facile guarire un cuore da una malattia che curare le ferite del proprio animo.
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