"La storia parla di noi, dei nostri antenati, delle nostre radici. Credo che comprendere questo aspetto possa avvicinare il pubblico e aiutare a capire avvenimenti come quelli che stiamo vivendo in questi giorni". Così Aldo Cazzullo lancia la seconda stagione di "Una giornata particolare", al via dall'11 ottobre su La7 ogni mercoledì alle 21.15. Otto appuntamenti nei quali la storia si intreccia con la cronaca, l'arte e la cultura. Si parte con "Mussolini - La Morte del Duce", per ripercorrere le vicende che hanno portato alla fine di Mussolini nella sua giornata più drammatica e costellata di misteri mai chiariti. Ospiti della puntata saranno gli storici Amedeo Osti Guerrazzi e Simona Colarizi, il tennista Adriano Panatta, la giornalista e scrittrice Mirella Serri e la partigiana Sandra Gilardelli. Quartier generale della trasmissione, prodotta da Stand By Me, è la biblioteca del Complesso di Sant'Ivo alla Sapienza a Roma, dove - ha raccontato Cazzullo - "abbiamo lavorato molto duramente, ma anche in grande allegria".
"Ci saranno due puntate in più rispetto alla prima edizione, che durano anche un po' di più - ha aggiunto -. Il racconto è affidato anche a due inviati, Claudia Benassi e Raffaele di Placido, ma io stesso sono andato sui posti per mostrare luoghi meravigliosi che meriterebbero di essere conosciuti maggiormente". Nelle puntate successive: "Cristoforo Colombo - La scoperta dell'America", "Caporetto - la disfatta e la rinascita", "Dante - Una giornata all'inferno" e poi ancora, "L'Imperatore Costantino - la battaglia di Ponte Milvio", "Garibaldi - la spedizione dei Mille", "I Medici - la Congiura dei Pazzi" e "Via Rasella l'attacco e le Fosse Ardeatine". In quest'ultima puntata, invece dei titoli di coda, alcuni dei volti noti di La7 leggeranno i nomi dei caduti nell'eccidio. Ogni appuntamento avrà una protagonista femminile: da Isabella di Castiglia all'Imperatrice Sissi, da Beatrice la musa di Dante a Anita Garibaldi, da Elena la madre dell'imperatore Costantino a Caterina de' Medici, fino a Claretta Petacci. "Ho ben presente che sono le donne a dettare i consumi culturali - ha sottolineato Cazzullo -. Contro Chi l'ha visto sarà dura, ma spero di conquistare anche il pubblico femminile". Per avvicinare, invece, i più giovani, verranno usati accorgimenti grafici e inquadrature particolari, anche per rendere più accattivante il racconto. "In rete e sui social il passato non esiste - ha spiegato il giornalista -. Per questo i giovani sono poco attrezzati a capire tragedie come quella di queste ore in Medio Oriente".
"È un programma che racconta eventi della storia di cui ovviamente non ci sono immagini - ha affermato il direttore di La7, Andrea Salerno -. Si regge sulla forza narrativa e Aldo è molto bravo a farlo". "Sicuramente mi piacerebbe realizzare una terza edizione del programma", ha aggiunto, spiegando che la trasmissione "si inserisce perfettamente nell'idea di rete che abbiamo, perché è fondamentale avere accanto all'informazione quello che io definisco intrattenimento culturale". "Oggi - ha argomentato - è essenziale che una rete televisiva abbia un'identità, perché gli aggregatori non la hanno". Salerno e Cazzullo hanno anche ricordato Andrea Purgatori, scomparso lo scorso luglio, che andava in onda con "Atlantide" nella serata del mercoledì, in un periodo dell'anno diverso rispetto a "Una giornata particolare". "Sono sicuro che avrebbe visto questo programma", ha detto il direttore di rete.
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