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Andrea Vianello lascia la Rai: 'Accordo consensuale'

Andrea Vianello lascia la Rai: 'Accordo consensuale'

'Porterò con me il senso del servizio pubblico'. Natale: notizia amara

ROMA, 25 aprile 2025, 18:50

di Elisabetta Stefanelli

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Dopo 35 anni Andrea Vianello dice addio alla Rai annunciandolo con un post su X nel giorno della Liberazione e del suo 64mo compleanno. ''Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la 'mia Rai''', scrive il giornalista sottolineando che si tratta di ''accordo consensuale''. E aggiunge: ''Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico'', lasciando intendere che la sua avventura televisiva, o radiofonica, non finisce qui.

Ma al momento La7 e Discovery, dove molti dei protagonisti della passata stagione Rai hanno scelto di trasferirsi, negano che ci siano trattative in corso. E così Mediaset e Sky, ma ovviamente l'appuntamento è per i prossimi palinsesti e il tempo per arrivare ad una conclusione c'è. In ogni caso quello di Andrea Vianello non è un pensionamento per raggiunti limiti di età ma un divorzio, anche se raggiunto con un accordo assolutamente consensuale. Arriva dopo oltre un anno di attesa nelle retrovie per il giornalista che nel marzo 2024 aveva lasciato la direzione di San Marino Rtv dimettendosi dall'incarico. Recentemente si era parlato di una sua nomina alla direzione di Rai Radio tre che però non si era ancora concretizzata.

Per questo oggi il consigliere d'amministrazione Rai Roberto Natale sottolinea che ''Anche se frutto di un "accordo consensuale", l'uscita anticipata di Andrea Vianello è una notizia amara per chiunque abbia a cuore il servizio pubblico. Del giornalismo Rai - del quale era entrato a far parte vincendo la stessa selezione praticanti di Ilaria Alpi - Vianello è stato per tanti anni un importante riferimento, e certamente avrebbe potuto continuare a dare anche adesso il suo apporto se gli fosse stata offerta una nuova collocazione idonea, come l'azienda in questi stessi mesi in casi analoghi ha dimostrato di saper fare''. Per Natale ''lasciare andare via figure che hanno concorso a dare autorevolezza al servizio pubblico è una scelta autolesionistica''.

Anche il Cdr del Tg3, commenta l'addio con rammarico e preoccupazione della testata e della rete che ha perso volti di spicco, tra gli altri, Fazio, Orfeo, Annunziata. ''È l'ennesimo collega di grande livello - scrive la rappresentanza sindacale della testata Rai - che viene messo ai margini dall'azienda per motivi che non possiamo non definire politici, in un progressivo svuotamento di identità e professionalità''. Nato a Roma il 25 aprile 1961, Andrea Vianello era entrato in Rai nel 1990 per concorso dopo diversi anni di collaborazioni con quotidiani e riviste. Cronista prima al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, segue come inviato tanti fatti di cronaca, dalle stragi di Capaci e via D'Amelio al rapimento di Faruk Kassam.

Dal 1998 al 2002, sotto la direzione di Paolo Ruffini, cura e conduce Radio anch'io, poi approda in tv con Tele anch'io su Rai2. Su Rai3, dal 2001 al 2003, è autore e conduttore di Enigma e dal 2004 al 2010 conduce Mi manda Rai3. Andrea Vianello arriva nel 2012 alla direzione di Rai3 direttamente dalla conduzione di Agorà, spazio informativo del mattino della rete al quale era approdato nel settembre 2010 dopo l'esperienza di Mi manda Rai3.

Nel gennaio 2020 pubblica il libro Ogni parola che sapevo, raccontando la vicenda di salute che lo ha visto coinvolto il 2 febbraio 2019, colpito da una ischemia cerebrale che gli ha tolto temporaneamente la capacità del linguaggio, recuperato dopo lunghe terapie riabilitative Nel luglio 2020 viene nominato alla direzione di Rai News 24, l'anno successivo approda alla direzione di Rai Radio 1, Rai Radio 1 Sport, del Giornale Radio Rai e di Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato alla direzione generale di San Marino RTV ma si dimette dopo soli dieci mesi dalla nomina. Era al momento in attesa di collocazione e si era parlato di una sua possibile nomina alla direzione di Radio Tre. Ma ora la sua prossima sfida sarà altrove.
   

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