Listini brillanti in Asia e
Pacifico nella prima seduta della settimana dopo la decisione
del governo cinese di dimezzare le imposte sugli scambi di borsa
per ridare fiducia agli investitori. Tokyo ha guadagnato
l'1,73%, Taiwan lo 0,17%, Seul lo 0,76% e Sidney lo 0,63%.
Ancora aperte Shanghai (+1,55%), balzata di oltre il 5% in
apertura, Hong Kong (+1,41%), che in avvio ha guadagnato il
3,3%, Mumbai (+0,27%) e Singapore (+1,05%). Positivi i future
sull'Europa, dove oggi sarà ferma per festività Londra, e sui
listini Usa.
Atteso nel pomeriggio l'indice della Fed di Dallas, ma gli
occhi degli investitori sono già puntati sulla fiducia dei
consumatori in Germania, in Francia e negli Usa in arrivo
domani, quando l'Ue diffonde le previsioni economiche e l'Api
(American Petroleum Institute) anticipa negli Usa le scorte
settimanali di greggio. Proprio quest'ultimo appare poco mosso
(+0,18% a 79,99 dollari al barile), ancora sotto la soglia degli
80 dollari, mentre risale il gas (+2,8% a 35.75 euro al MWh) ad
Amsterdam. Quasi invariato l'oro (-0,02% a 1.917,44 dollari
l'oncia), in calo invece il dollaro a 0,92 euro, 146,31 yen e
0,79 sterline. Nuovo passo indietro del rublo a 95,51 sul
dollaro e 103,33 sull'euro.
Tonfo di Evergrande a Hong Kong (-78,8%) alla ripresa degli
scambi dopo uno stop di 17 mesi, mentre il colosso immobiliare
cinese metteva punto il piano di ristrutturazione di un debito
di 330 miliardi di dollari (305,02 miliardi di euro). Sulla
piazza di Tokyo invece sprint dei produttori di semiconduttori
Screen Holdings (+5,85%), Renesas Electronics (+4,43%) e Tokyo
Electron (+2,42%). In luce anche i grandi esportatori Honda
(+2,86%), Toyota (+1,73%) e Sony (+1,18%). In campo bancario
bene Nomura (+1,66%) e Mitsubishi Ufj (+1,67%).
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