Borse europee contrastate nel
finale con gli indici Usa positivi (Dow Jones +0,22%, Nasdaq
+0,95%). Si conferma debole Milano (-0,74%) insieme a Parigi
(-0,34%), Londra (-0,15%) e Madrid (-0,11%), mentre tiene
Francoforte (+0,13%). In forte calo il greggio (Wti -2,96% a
78,45 euro) in vista delle anticipazioni dell'Api (American
Petroleum Institute) sulle scorte settimanali Usa. Scende sotto
i 189 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi
(188,4 punti), con il rendimento italiano in calo di 8,3 punti
al 4,55% e quello tedesco di 6,8 punti al 2,66%. Sale il dollaro
a più di 0,93 euro e a 0,81 sterline, ma resta debole a 0,92
rubli.
Effetto conti trimestrali su Cnh (-7,44%) e Fineco (-2,23%) in
Piazza Affari. Corrono per l'analogo motivo la catena inglese
Watches of Switzerland (+13%), l'assicurativo Direct Line
(+7,74%) e Associarted British Foods (+6,89%). Effetto conti
anche sulla svedese Securitas (-7,3%) e sulla danese Demant
(-8,57%).
Sotto pressione i petroliferi Eni (-2,3%), Bp (-2,2%),
TotalEnergies (-2%)e Shell (-1,97%), contrastati invece i
produttori di semiconduttori Be (+1,68%), Asm (+1,6%) ed
Ams-Osram (-3,77%). A due velocità anche i bancari NatWest
(+2,8%), Unicredit (+0,4%), Standard Chartered (-1,55%), Bnp
(-1,25%), Mps (-1,1%) e Bper (-0,75%). Più caute Popolare
Sondrio (-0,09%) dopo i conti, Banco Bpm (-0,59%) e Intesa
(-0,14%),
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