Si muovono a due velocità le
principali borse europee con i future Usa positivi dopo lo
scivolone della vigilia sui timori per i contraccolpi
sull'economia dei dazi voluti dal presidente Donald Trump. La
migliore è Francoforte (+0,7%), seguita da Parigi (+0,5%) e
Madrid (+0,27%), mentre Milano galleggia sulla parità e Londra
cede lo 0,18%. Attesa una dichiarazione finale dell'Eurogruppo,
riunito da ieri sul tema della difesa e del progetto di riarmo
europeo annunciato dalla presidente Ursula Von der Leyen. In
arrivo dagli Usa l'indice Nfib, che misura la fiducia delle
piccole imprese e viene utilizzato dalla Fed per le decisioni di
politica monetaria. Seguono le previsioni dell'Eia sull'energia
e le anticipazioni di Api sulle scorte di greggio. In rialzo
quest'ultimo (Wti +0,51% a 66,38 euro al barile) insieme al gas
naturale (+1,3% a 41,77 euro al MWh) mentre azzera il calo l'oro
(+0,27% a 2.910,87 dollari l'oncia). Sul fronte valutario si
indebolisce il dollaro sotto quota 0,92 euro e a 0,77 sterline,
mentre scende a 110,4 punti il differenziale tra Btp e Bund
decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in rialzo
di 3 punti al 3,99% e quello tedesco di 5,7 punti sopra al
2,88%.
Gli acquisti si concentrano sul comparto della difesa, sulla
scia del piano europeo di riarmo. Corre in particolare
Rheinmetall (+2,86%), che ha siglato un accordo con l'austriaca
Steyr Motors (+4,19% a Vienna) per la fornitura di motori.
Acquisti anche su Saab (+3,09%) e Leonardo (+2,35%).
In campo petrolifero sale Eni ( +1,25%), favorita
dall'arbitrato con il governo Kazaco sul giacimento di Kashagan.
Seguono TotalEnergies (+1,06%) e Bp (+0,65%). Segno meno per i
bancari Standard Chartered (-2,01%), Bper (-0,98%), Mediobanca
(-0,91%), Commerzbank (-0,95%), Mps (-0,78%), Popolare Sondrio
(-0,73%) e Unicredit (-0,74%). Più cauta Intesa (-0,33%).
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